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Cultura

Dalla chemio all’olimpo di twitter

Redazione Quotidiano Piemontese

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Con la sua pungente ironia è arrivato a scrivere per trasmissioni radio e tv e persino sul Corriere della Sera di oggi, seppure per un solo articolo, e a essere uno degli autori di satira più seguiti d’Italia su twitter con il suo blog. La Pausa Caffè, nome d’arte di un giovane architetto torinese gelosissimo della propria privacy, conta infatti 22.835 follower sul social network a fronte di 18320 tweet scritti a partire dal 2010. Un successo che approderà anche in libreria nel 2013 con un libro in corso di revisione e che sarà a pagamento, dopo quello, gratuito, pubblicato su internet nel 2012.

Niente male per uno che ha visto da vicino, da giovane, lo spettro della morte  e che ha cominciato a scrivere battute per hobby, “per vincere la propria timidezza”. La sua satira è quindi un mix di contenuti diversi: “un modo di esporre un punto di vista critico con un sorriso rivolto alla vita quotidiana, un esercizio mentale ma anche una manifestazione di senso civico e di rabbia”. Nei suoi tweet si passa da lady Gaga, che è ormai come il prezzemolo la si trova dappertutto, alla rivisitazione in chiave ironica delle primarie del Pd con la saga “Rottamazioni stellari”.

Oltre alla politica, un altro grande filone delle battute è quello del “pareo”, inteso come presa per i fondelli del machismo culturale, e della malattia. Anni fa l’autore è stato malato di cancro, abbastanza seriamente, e si è dovuto calare in una dimensione dell’esistenza particolare. Ne è uscita un’esperienza catartica da cui in parte è nata anche l’esigenza di affrontare la vita con l’ironia, attraverso battute che devono, innanzitutto, far ridere chi le scrive. Come questa: “USA: maggiore l’altezza dell’individuo, maggiore rischio di cancro ai testicoli”. Gli scienziati bassi son sempre i più bastardi”.

Fra le righe emerge anche una certa visione dell’Italia come paese clerico fascista dove, come dicono a Genova: “chi non piange non puppa dalla tetta della mamma”. Ma, viene da chiedersi, la satira cambia o no le cose ? “Il fatto che continui a resistere è salutare ma si fa dove non da fastidio – afferma l’autore -.come su internet, mentre in tivù non esiste più se non a certe ore e in modo tale da non dare fastidio al potere. Gino & Michele oggi fan più i comici, i satiri come Luttazzi si son rovinati o come Grillo fanno satira “strana”: converte gli strumenti della satira alla politica”.

Ecco allora che far satira diventa un modo per tirar fuori la rabbia e il proprio vissuto in modo anche comico, ironico e divertito. Le battute infatti sono tanto più forti quanto più contengono verità scomode, come ad esempio: “In Francia le coppie gay potranno anche adottare bambini. A differenza delle coppie etero in Italia…”

Può essere quindi inteso come un modo di cercare ed evidenziare la verità anche perché la gente non riesce a vederla o la sente troppo propria per poterla mettere in discussione senza sentirsi sotto attacco. “Ormai -conclude l’autore -si è perso il senso del limite, e più che le questioni si affrontano le persone. La satira, invece, deve rendere giustizia a chi non si può difendere”.

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