Piemonte
Camolese: i derby possono decidersi all’ultimo istante
E’ stato l’ultimo allenatore a regalare un dispiacere all’altra squadra di Torino pur senza vincere un derby. Ma per tutti i tifosi granata la rimonta di 3 gol in 45 minuti (e il rigore fallito grazie anche alla buca di Maspero) è stata, per dirla come Ventura, “una libidine”più intensa di una vittoria. Oggi Giancarlo Camolese è tornato ad allenare scegliendo la sfida della Pro Vercelli, neopromossa in serie B con tanti esordienti, ma il cuore è rimasto a Torino con la famiglia.
Camolese, l’ultima soddisfazione targata derby è sua…Cosa ricorda del momento più difficile della sua carriera ?
Arrivare all’intervallo sotto di tre reti non era una bella cosa. Siamo stati bravi a rimanere calmi e lucidi, i cambi nell’intervallo si sono rivelati giusti anche perché i ragazzi hanno dato l’anima riuscendo a scrivere una pagina di storia che ha condizionato parecchio anche gli juventini.
Cosa serve a questo Toro per vincere una squadra che si è molto “granatizzata” quanto a tremendismo con l’arrivo di Conte ?
Il Toro sta facendo bene, Ventura ha costruito un bel gruppo che sta disputando un ottimo campionato. Il derby poi sfugge a ogni pronostico. Non è detto che a vincere debba essere per forza la squadra favorita. Quindi non deve fare nulla di particolare, ma rimanere se stesso.
Chi può essere il giocatore decisivo ?
Si pensa sempre agli attaccanti e sarei molto contento se a deciderlo fossero miei ex-giocatori come Bianchi e Sgrigna, poi magari si rivela decisivo il giocatore che nessuno si aspetta. L’importante è che è alla fine succeda davvero…(sorriso)
Quale errore dovrà evitare la squadra granata ?
Il gruppo di Ventura è maturo per giocarsi le sue carte fino in fondo ed ha dimostrato di essere consapevole che gli episodi possono girare a favore anche all’ultimo secondo dell’ultimo minuto di recupero, come con il Napoli. Questa qualità i ragazzi del Toro ce l’hanno, quindi si spera non si facciano prendere la mano dal nervoso.
Cosa deve ancora acquisire la sua squadra, invece, per riuscire a salvarsi ?
C’è molto da fare, con 23 esordienti in serie B ci vuole lavoro e pazienza. Abbiamo alternato buone cose ad altre meno positive e fra i cadetti quando sbagli troppo, paghi sempre un prezzo elevato. Quindi si spera che con lavoro e pazienza si riesca a raggiungere la salvezza.
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