Cronaca
Preso latitante ricercato dal 2000: deve scontare, in patria, una pena di 20 anni
Lunedì a Busca la squadra mobile di Cuneo ha arrestato un latitante internazionale, ricercato dal 2000 dalle autorità albanesi. L’uomo, che viveva da anni in provincia di Cuneo con un documento falso e le generalità di un cittadino sloveno, è destinatario di un provvedimento definitivo a 20 anni di reclusione per un grave reato commesso in patria.
Il primo fotosegnalamento del latitante si registrava nel 1999, mentre un secondo è stato effettuato a Savigliano nel 2003. La prima volta l’uomo aveva dichiarato di essere un cittadino albanese, nel 2003, invece, di essere un cittadino sloveno esibendo un passaporto ed una carta d’identità slovene. Gli uomini della squadra mobile, sezione antidroga, però, nel corso di accertamenti ed appostamenti sul fantomatico cittadino sloveno, ritenuto un grosso rifornitore di stupefacente della provincia Granda, cominciavano a sospettare della validità dei documenti e della cittadinanza slovena di quell’individuo che viveva da anni a Busca insieme alla convivente albanese e a due figli minori.
Le ricerche, estese in campo internazionale, davano conforto all’intuizione investigativa degli uomini della squadra mobile: l’Interpool, infatti, dopo aver interessato le autorità albanesi, cui venivano inoltrate le impronte digitali del soggetto, comunicavano che questi era, in realtà, un pericoloso latitante albanese ricercato dal 2000, destinatario di un provvedimento definitivo a 20 anni di reclusione.
Avuto conferma della reale identità dell’uomo, gli investigatori effettuavano, con la determinante collaborazione della polizia locale del comune di Busca, un accurato appostamento culminato nella cattura del latitante. Il ricercato, esperite le formalità di rito, è stato associato presso il carcere di Cuneo a disposizione della corte di appello di Torino che deve esprimersi sulla sua estradizione in Albania per essere a disposizione delle autorità della sua nazione.
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