Economia
Contro i tagli ecco la protesta dei dipendenti di Regione e Provincia
Manovre correttive, proteste, presidi e trattative sono cominciate in vista dell’attuazione del disegno di legge sulla spending review. Mentre in Provincia si discute come regolare la riduzione delle spese regionali, fuori da Palazzo Lascaris un gruppo di dipendenti della Regione Piemonte, (giunta e consiglio) ha organizzato un presidio per protestare contro i tagli al numero dei dipendenti.
Una vera e propria spada di Damocle pende sui due enti: entro il 15 dicembre deve essere approvata infatti:
– una ricognizione degli esuberi e aperta una struttura che gestisca il personale dipendente in eccesso;
– deve essere ridotto del 10% il salario di direttori e di dirigenti;
– tagliato del del 30 per cento del budget per le 900 persone che godono delle posizioni organizzative.
Il presidio ha ottenuto un incontro fra alcuni rappresentanti sindacali con il presidente del Consiglio regionale, Valerio Cattaneo, con i componenti dell’ufficio di presidenza, numerosi consiglieri, l’assessore al Bilancio Giovanna Quaglia e il vicepresidente della giunta Ugo Cavallera. Non sono mancate le prese di posizione forti da parte dei sindacalisti quali: “o stipendio dei dipendenti pubblici è bloccato dal 2010 al 2014 e non può essere toccato in maniera unilaterale e senza contrattazione” spiegano i sindacalisti. Al tempo stesso non sono venute meno le proposte. Per esempio quella di procedere al pensionamento dei dipendenti che ne possiedono i requisiti e smettendo di appaltare all’esterno mansioni ordinarie che potrebbero essere svolte dai dipendenti”.
Una proposta che pare essere stata recepita dall’assessore Quaglia che, al termine dell’incontro, ha annunciato che negli ultimi giorni sono stati depositati emendamenti correttivi della delibera.
Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese