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Cronaca

Traffico di prostitute dalla Nigeria: gli sfruttatori, nel cuneese, erano prevalentemente donne

Redazione Quotidiano Piemontese

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Tre mesi di indagini intense hanno consentito agli uomini della Squadra Mobile di Cuneo di arrestare quattro cittadini nigeriani, tre donne ed un uomo, tutti domiciliati a Torino ed irregolari sul territorio nazionale, per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, anche minorile. Il gruppo si occupava di far entrare illegalmente in Italia giovani connazionali reclutate per essere avviate alla prostituzione sulla piazza cuneese.

L’attività investigativa, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Torino, dottor Antonio Smeriglio, ha preso il via dall’aumento, esponenziale, delle giovani nigeriane che si recavano giornalmente, in treno, da Torino a Cuneo per prostituirsi. Gli appostamenti notturni, i pedinamenti in strada ed a bordo dei treni, operati dagli uomini della Squadra Mobile, sezione reati contro la persona, hanno permesso di dare un’identità agli sfruttatori di alcune giovani prostitute operanti a Cuneo.

Si tratta di tre donne ed un uomo, convivente di una delle “maman”, tutte irregolari sul territorio nazionale e domiciliate a Torino. Le tre donne, con il concorso dell’uomo, gestivano ogni necessità delle giovani prostitute curandone il trasferimento a Cuneo ed intervenendo ad appianare eventuali contrasti creatisi nell’ambiente con clienti, altre prostitute od altri sfruttatori. Una delle arrestate, in particolare, si era occupata di far arrivare in Italia una minorenne nigeriana che, nonostante l’età, veniva avviata all’attività su strada.

Le giovani, per liberarsi dalla morsa della “maman”, dovevano pagare cifre oscillanti tra i 50.000 ed i 60.000 euro cui, ovviamente, vanno aggiunte le somme che le giovani dovevano versare per il vitto ed alloggio offerto dagli sfruttatori. Una volta estinto il debito le donne, a loro volta, secondo una interminabile spirale criminale, si attivavano per sfruttare, in prima persona, giovani connazionali. Almeno due delle arrestate, infatti, hanno effettuato questo percorso da vittima a sfruttatrice.

Nel corso delle esecuzioni delle custodie cautelari in carcere gli uomini della Squadra Mobile di Cuneo ed i colleghi della mobile di Torino hanno rinvenuto, occultato all’interno del frigorifero di una delle maman arrestate, un etto di marijuana. La droga, probabilmente, era il secondo business criminale per l’arrestata.

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