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Asti: falsi poveri. Non dichiarano reddito e vivono nelle case popolari

Redazione Quotidiano Piemontese

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Poveri in canna, come si suol dire, al punto da aver diritto all’alloggio rientrante nella categoria di edilizia residenziale pubblica, ovvero la casa popolare, ma dopo una serie di indagini della guardia di finanza di Asti e l’Atc provinciale, agenzia territoriale per la casa che, in città si trova in via Carducci, si è scoperto che quattro famiglie locali, pur percependo un reddito, non lo dichiaravano affatto o lo modificavano diminuendolo. Insomma, si facevano tutti passare per nullatenenti per accedere alle liste di attesa e ottenere un casa senza diritto. Ora i membri di queste famiglie sono tutti accusati di falso ideologico. L’Atc astigiana, quest’anno ha assegnato 85 alloggi di cui 54 in città, 11 a Canelli, 8 a Castell’Alfero e 12 a Moncalvo. Le indagini dei militari proseguono, visto che non è la prima volta che si verificano situazioni del genere. Per usufruire della casa popolare, a norma di legge, un nucleo familiare medio, formato da 4 persone, deve precepire un reddito, da lavoro autonomo, non superiore a 14mila euro, circa e da lavoro dipendente non superiore a 23mila euro.

 

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