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Premio Asti d’Appello, madrina la poetessa Maria Luisa Spaziani

Redazione Quotidiano Piemontese

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Si avvicina la data della giornata conclusiva del Premio Asti d’Appello 2012, curato dalla Biblioteca astense, dall’associazione culturale da cui trae il nome e grazie al sostegno della Regione Piemonte, della fondazione Cassa di Risparmio di Asti e della fondazione Cassa di Risparmio di Torino. Scopo dell’evento, rimettere in gioco quei romanzi che, ai concorsi letterari nazionali, hanno ricevuto il secondo o terzo premio, non il primo. Sarà la poetessa Maria Luisa Spaziani, torinese, tre volte candidata al Premio Nobel per la letteratura, l’ospite d’onore a cui verrà consegnato il riconoscimento di madrina del Premio d’Appello 2012 durante la cerimonia finale al Teatro Alfieri, domenica 25 novembre. A lei sarà dedicato l’incontro pomeridiano di sabato 24 alle 17 presso la sala conferenze di Palazzo Mazzetti in corso Alfieri, 357, riservato ai membri dell’associazione Premio Asti d’Appello. Occasione unica per ripercorrere le tappe più significative della vita di una delle presenze più importanti della poesia e della cultura italiana. Domenica alle 11, altra celebrazione riservata a Spaziani, a Mongardino dove le verrà consegnata la cittadinanza onoraria del paese, di cui era originaria la madre, durante la cerimonia che avrà luogo nel salone consigliare del Municipio.

Nelle opere della poetessa Spaziani sono vivi e presenti i paesaggi tra il Piemonte e la Liguria, e le campagne dell’astigiano, dove vive, con la famiglia, gli anni dello sfollamento. È lì che impara a conoscere “gli odori, i profumi, le scorze degli alberi, i ritmi della semina”, e tutto questo la avvicina al mondo dei contadini. Una delle sue poesie più antiche, inserita nella silloge d’esordio, Le acque del Sabato (1954), racconta il paese della madre, Mongardino d’Asti:

 

Alberi nudi dentro un tempo nudo
sul cielo del paese di mia madre.
Dove s’ingorga l’acqua nei canali
tra l’erba rinsecchita
e la vite s’attorce nella bruma
con mani disperate. […]

 

Amica di Eugenio Montale, Spaziani è tra i personaggi contemporanei più noti a livello mondiale e si circonda di persone del calibro di Ezra Pound, Thomas Eliot, Jean Paul Sarte.

Di sé dice: “Io ho vissuto come volevo. Non ho grandi rimpianti, né rimorsi. Tra le sofferenze più grandi metterei i tradimenti dell’amicizia e dell’amore, e poi alcune difficoltà pratiche che, vivendo da sola, soprattutto in certi periodi, mi creano molto disagio. Quando si è soli, come in fondo sono sempre stata io, bisogna continuare a guidare la propria barca, anche se si è stanchi, anche se c’è la bufera”.

Il Premio entrerà nel vivo nel pomeriggio di domenica 25, a partire dalle 17.15 quando saliranno sul palco del teatro Alfieri gli scrittori selezionati nella rosa dei finalisti, già votati domenica scorsa dalla giuria popolare:

Laura Bosio “Le notti sembravano di luna” (finalista Premio Rapallo)

Luca Di Fulvio “Il Grande Scomunicato” (finalista Premio Bagutta)

Luca Doninelli “Cattedrali” (finalista Premio Bagutta)

Giovanni Greco “Malacrianza” (finalista Premio Viareggio)

Francesca Melandri “Più in alto del mare” (finalista Premio Campiello)

Nadia Scappini “Le ciliegie sotto il tavolo” (finalista Premio Cortina)

Paola Soriga “Dove finisce Roma” (finalista Premio Rapallo)

 

Presentatore della serata, Massimo Cotto. Ospite musicale, il celebre violinista Uto Ughi, accompagnato al pianoforte da Marco Grisanti. Info: www.premioastidappello.org

Foto di Franco Rabino.

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