Seguici su

Cronaca

Ripropongono ad Alba una truffa vietata dal 2005: in 5 vengono denunciati alla locale procura della Repubblica

Redazione Quotidiano Piemontese

Pubblicato

il

Il nome “Tutti insieme si può, ruota dell’abbondanza o della solidarietà” prometteva a chi vi aderiva soldi facili. Così diverse persone, talvolta in difficoltà economiche, versavano in contanti la quota associativa in attesa dei promessi lauti guadagni che non sarebbero mai arrivati. Il gioco/truffa era una catena di Sant’Antonio spezzata definitivamente dai Carabinieri della Compagnia di Alba. L’attività dei militari aveva già portato, a giugno scorso, ad interrompere una riunione segreta in città all’interno di uno studio medico. In quell’occasione i militari denunciarono, per tentata truffa ed altri reati, un uomo ed una donna che risultarono essere gli organizzatori.

Da allora i Carabinieri – non senza difficoltà trattandosi di riunioni organizzate nel massimo riserbo tra conoscenti, amici e persino parenti – non hanno mai smesso di indagare sul fenomeno e l’altra sera sono passati all’azione. I militari hanno localizzato una villa, situata in una prestigiosa zona residenziale di Alba, al cui interno vi erano una ventina di persone riunite per partecipare alla ruota dell’abbondanza.

Una volta entrati in casa i carabinieri hanno identificato i presenti, tutti poi interrogati in caserma, hanno sequestrato alcuni fogli appesi al muro del salotto dell’abitazione in cui erano raffigurati i cerchi concentrici della ruota, raccogliendo elementi probatori a carico di 5 persone (3 donne e 2 uomini di Alba,  Bra e Torino) risultati essere i promotori denunciati alla procura della Repubblica di Alba per concorso nei reati di tentata truffa e violazioni alle norme a tutela dei consumatori. E’ emerso dall’indagine che in quella villa si erano già svolte 15 riunioni tra decine di adepti.

Il meccanismo del raggiro era semplice e non è necessario essere dei matematici per prevedere l’esito: la catena, inevitabilmente, prima o poi implode, in quanto già dopo 15 passaggi per alimentarla servirebbe un numero di partecipanti pari al triplo degli abitanti della sola città di Alba; dal 24° passaggio in poi non basterebbero tutti gli italiani e dal 31° non basterebbe l’intera popolazione della Terra. Quindi agli ultimi arrivati che hanno versato 10mila euro non rimane niente, solo il solito “pacco”.

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese

adv

Dalla home

adv

Facebook

adv