Economia
Cittadella della Juve alla Continassa vicino allo Juventus Stadium: quello che è successo in Sala Rossa a Torino
Ieri è stata approvata in Consiglio Comunale a Torino la delibera di adozione dell’intesa tra la città e la Juventus per la concessione dello spazio adiacente lo Juventus Stadium. E’ stato necessario anche approvare una variante urbanistica che consentirà alla Juventus di realizzare la sua cittadella alla Continassa vicino allo Juventus Stadium. Il provvedimento riguarda un’area di 260 mila metri quadri. Di questi, 180 mila saranno utilizzati per la realizzazione di campi di allenamento per la prima squadra, di un albergo, di servizi, di una possibile multisala cinematografica, di un centro benessere. Per dare informazione e trasparenza a quanto accaduto in Sala Rossa sul tema pubblichiamo i contenuti dei comunicati forniti dal Comune di Torino sui lavori del Consiglio Comunale sul tema.
L’approvazione della variante urbanistica
Con 24 voti favorevoli (il Sindaco, Moderati, SEL, FLI, Gruppo Misto di Maggioranza, 12 consiglieri del PD, i consiglieri del PdL Ambrogio, Liardo e Tronzano), 7 voti contrari (Movimento 5 Stelle, Torino Libera, Italia dei Valori, i consiglieri PdL D’Amico e Greco Lucchina, il consigliere PD Mangone) e 8 astenuti (Lega Nord, i consiglieri del PdL Magliano e Marrone, i consiglieri del PD Alunno, Genisio e Muzzarelli), la Sala Rossa ha approvato questa sera la variante urbanistica che consentirà alla Juventus di realizzare “la cittadella bianconera” alla Continassa, riqualificando, in questo modo, la zona adiacente lo Juventus stadium.
Il provvedimento riguarda un’area di 260 mila metri quadri. Di questi, 180 mila (di cui 33 mila edificabili) saranno utilizzati per la realizzazione di campi di allenamento per la prima squadra, di un albergo, di servizi (e di una possibile multisala cinematografica), di un centro benessere. In più verranno ospitate residenze per 12 mila metri quadri. La delibera è stata approvata con emendamenti proposti dalla Giunta.
In particolare, in uno di questi, si precisa che è all’esame dell’Amministrazione la modalità più idonea per liberare l’area dell’Arena Rock, dove è stata realizzata una pista di go kart, e consentire la realizzazione dell’intervento di riqualificazione, nel rispetto della posizione giuridica del gestore.
Entro l’approvazione definitiva della variante (oggi in fase di adozione), spiega un altro emendamento, sarà individuato il valore effettivo del diritto di cessione delle aree, per le quali è in corso una perizia, inizialmente stimate in 10 milioni e 500 mila Euro, a favore della Città. Il valore comprendeva 6 mila metri quadri di aree residenziali, diventati 12 mila in una successiva proposta progettuale da parte della Juventus.
Il percorso della variante 277 del Piano Regolatore Generale relativa all’ambito della Continassa ha concluso la prima parte del suo iter in Consiglio comunale. Oggi infatti la Sala Rossa ha approvato la delibera di adozione della variante, dopo una lunga discussione sia in sede di Commissione consiliare, sia in aula, dove sono stati presentati dai gruppi consiliari 124 emendamenti. Ora, entro 30 giorni, il Consiglio dovrà dare l’approvazione definitiva. Il provvedimento fa seguito al protocollo d’intesa tra Città di Torino e Juventus Spa del 24 luglio 2012 nel quale si giunge a una sintesi delle intenzioni della società sportiva sull’area della Continassa dopo la costruzione dello Juventus Stadium. Contestualmente all’adozione vengono revocate la variante 236 e la variante 259, che agivano sullo stesso ambito, in quanto superate dalla nuova 277.
Il progetto della Juventus Spa prevede la realizzazione, a totale cura e spese della società, di interventi volti alla complessiva riqualificazione dell’area, tramite l’insediamento di attività e usi legati al mondo dello sport, del tempo libero e del loisir: la sede sociale nella Cascina della Continassa completamente ristrutturata – che permetterà di salvare una importante struttura per la quale l’ormai gravissimo processo di degrado rischiava di divenire irreversibile, in assenza di risorse per i necessari e rilevanti interventi di recupero – campi sportivi, centro benessere e multisala cinematografica, residenze e aree verdi.
Il 25 settembre la Juventus ha modificato ulteriormente l’ipotesi progettuale, inserendo nell’area il training center della prima squadra e chiedendo la variazione della distribuzione delle superfici a residenza e ad Aspi (Attività di servizio alle persone e alle imprese) per rendere più adeguato al nuovo progetto l’investimento, prefigurando la realizzazione di un assetto urbanistico unico in Italia, una nuova centralità di grande interesse per la città. Il 2 ottobre la Giunta comunale ha preso atto della modifica e ha proposto al Consiglio la variante 277.
Al fine di governare i futuri interventi viene creata una nuova ZUT (Zona Urbana di Trasformazione), la 4.25, di circa 260mila mq, nei quali sono previsti 33mila mq di superficie lorda di pavimento (SLP) utilizzati dalla Juventus sull’area, ai quali si aggiungono i 5000 destinati a sede sociale nel Prin (Programma integrato di riqualificazione urbanistica, edilizia e ambientale) dello Stadio, trasferiti sulla cascina Continassa. Dei 33mila metri quadrati, un massimo di 12mila metri potranno essere destinati a residenze, mentre un minimo di 21mila sono riservati alle attività sportive e del tempo libero, inseriti in una vasta area trattata a verde.
La nuova Zut è articolata in due porzioni: l’una posta a sud (di circa mq 81.600) interamente destinata a verde e servizi pubblici, di proprietà della città, il cui fine è di ricucire l’area edificata con il quartiere delle Vallette; l’altra posta a nord, di circa mq 180mila, che prevede la concentrazione edificatoria e include il complesso storico della Cascina Continassa.
Per l’acquisto dell’area il protocollo sottoscritto con la Città ha indicato la cifra di 10,5 milioni, oltre a un contributo aggiuntivo di un milione per la riqualificazione della parte pubblica. Il corrispettivo per il trasferimento sarà in ogni caso definito sulla base di un’apposita perizia redatta, secondo le modalità ordinarie, dalla divisione Patrimonio, a cui è stata richiesta a seguito della modifica progettuale il 1 ottobre scorso. A tale importo andranno naturalmente sommati il costo di costruzione e gli oneri di urbanizzazione, ad oggi stimati in circa 8 milioni di euro.
In merito al futuro dell’Arena Rock – attualmente in occupazione temporanea a seguito di gara da parte di un privato che vi intende realizzare una pista di gokart – è all’esame della Civica Amministrazione la modalità più idonea per liberare l’area e consentire la realizzazione del centro sportivo nel rispetto della posizione giuridica del soggetto gestore.
“Il progetto di riqualificazione dell’area è un’importante intervento da parte di un operatore privato che trasferisce la propria attività di eccellenza e di grande prestigio in un’area periferica della città, offrendo importanti ricadute in termini di qualità urbanistica e di vivibilità, recuperando un’area degradata che subisce oggi una compresenza di attività slegate tra loro, senza una pianificazione omogenea – spiega l’assessore Ilda Curti -. La riqualificazione dell’area della Continassa permetterà quindi di offrire una nuova prospettiva a un intero quadrante della città, coinvolgendo gli spazi circostanti in una nuova pianificazione, con un’attenzione al paesaggio urbano, alla dotazione di servizi, alla creazione di nuove centralità e di luoghi di aggregazione”.
Il dibattito in Sala Rossa prima del voto
Fabrizio Ricca (Lega Nord)
Dispiace vedere anteposti screzi di partito al bene della città, trattandosi di una delibera che riqualifica la zona. Esprimo il mio disappunto nei confronti di chi ha assunto atteggiamenti estremisti, non rendendosi conto dell’importanza dei cambiamenti che si è riusciti ad ottenere rispetto alla prima stesura del provvedimento.
Ci asterremo sulla delibera perché, pur approvando il progetto riscontriamo criticità ancora irrisolte, come la necessità di una valutazione da parte di un soggetto indipendente e la mancanza di chiarezza sull’insediamento abusivo dei nomadi. Vedremo quali modifiche saranno apportate al progetto prima dell’approvazione definitiva.
Vittorio Bertola ( Movimento 5 Stelle)
Abbiamo già esposto la nostra contrarietà a questa operazione. Ben venga l’investimento da parte di un privato, ma il prezzo che la Juventus dovrà pagare non appare congruo. Infatti anche se si tiene conto della sola superficie edificabile, parliamo di circa tre euro al metro quadro, il che non rappresenta un affare conveniente per la Città ed è un terzo di quanto chiesto per la stessa area solo l’anno scorso.
Giuseppe Sbriglio (IdV)
Senza per questo essere contrario alla riqualificazione dell’area, voterò contro perché questa deliberazione è un pasticcio amministrativo, bisognava tutelare meglio gli interessi della Città.
Occorre una perizia che non si sa come sarà fatta, non c’è chiarezza sui giostrai, sul Mazda Palace o sull’Arena Rock. Mi rammarico per il fatto che il provvedimento sarà approvato grazie ai voti dell’opposizione e spero che i futuri atti possano portare a qualche ripensamento.
Ferdinando Berthier ( Torino Libera)
La cosa curiosa in questa variante è che il percorso sia stato fatto all’inverso. Chi decide, infatti di cedere un terreno pubblico, tendenzialmente fa una valutazione, stabilisce un prezzo base e apre una gara e vince il miglior offerente.
Qui, invece, c’è già un progetto, quello della società Juventus.
Tante idee ma nulla di definitivo, come ad esempio la rilocalizzazione del campo nomadi.
Con la speranza che si possa ancora migliorare questa variante, esprimo il voto contrario.
Giovanni Porcino (Gruppo misto di Maggioranza)
Nell’iter della stesura della delibera e nel dibattito in commissione non sono emersi elementi di criticità tali da farmi cambiare idea circa la variante.
Ci sono ancora alcuni aspetti che non condivido, come ad esempio la cifra stabilita con la Juventus, però sono rassicurato dalla perizia che è assicurato, giungerà prima dell’approvazione.
E’ prevalsa l’utilità pubblica, sarà riqualificata una zona altamente degradata. Per queste ragioni il mio voto sarà favorevole.
Andrea Tronzano ( PDL)
Opposizione inciucista, opposizione distruttiva, comunque sia non va mai bene. In ogni caso abbiamo scelto l’interesse pubblico e non il titolo di giornale. Voteremo a favore, sapendo che le cose che noi abbiamo chiesto, sono state accolte.
Certamente questa delibera deve essere l’antesignana delle future varianti, perchè snellisce le procedure. Questo deve valere per tutti e sempre.
Domenico Mangone (PD):
In questi giorni abbiamo lavorato molto a questa delibera e molti emendamenti hanno accolto alcune questioni che abbiamo posto. Un Consigliere però deve verificare ciò che è chiamato a votare e non può passare il concetto, Sindaco, che chi pone questioni è un consigliere che turba il manovratore. La politica deve essere confronto, trasparenza. E spiace che la Giunta non abbia mai fatto autocritica. Sono favorevole alla riqualificazione dell’area, ma da anni quel territorio è così: aspettare un mese per fare un percorso lineare non avrebbe creato alcun danno.
Marco Muzzarelli (PD):
Sono in disaccordo con il mio capogruppo: non si può sempre separare il percorso dalla meta. La delibera va valutata anche dal percorso che l’ha preceduta, non tanto per la quantità del tempo impiegato, ma per la qualità e il livello di partecipazione. Il percorso era essenziale per condividere questa delibera: per questo mi asterrò.
Silvio Viale (PD):
Oggi la maggioranza c’è, non c’è una crisi. E la delibera passerà con ampio consenso. Condivido molte delle questioni poste dai consiglieri in dissenso, ma bisogna considerare gli interessi complessivi: per questo voterò a favore. In quest’area in passato si sono fatti diversi errori e mi auguro che ora nessun soggetto si sentirà penalizzato e che tutti concorreranno a una buona soluzione finale. C’è stato un vero confronto. È stata una pagina di buona politica, che ha portato a un’ampia convergenza su idee e progetto. C’è una società che ci mette i capitali ed è anche una vetrina per la città.
Guido Alunno (PD):
Qual è il modo migliore per raggiungere gli obiettivi e riqualificare l’area, dopo anni di attesa? Come contemperare in modo comprensibile l’interesse privato con quello pubblico, sviluppando un progetto così importante? La mia impressione è che ci vogliano un atto e un percorso diversi, che valutino tutti i costi e tutte le possibili manifestazioni di interesse, per arrivare a un accordo conclusivo. Temo che il percorso fatto, dopo l’espletamento della perizia, possa non concludersi positivamente. Chiedo al Sindaco di aiutarci a trovare un punto di equilibrio.
Enzo Liardo (PdL):
I cittadini delle Vallette saranno contenti per l’approvazione di questa delibera: un atto di rilievo per una zona importante della città, un quartiere trascurato dall’amministrazione che ha rischiato anche di ospitare il CPT, con un trasferimento da corso Brunelleschi, e l’individuazione di via Druento per ospitare un campo nomadi. Seppure la delibera è nata male il mio voto, per un atto di responsabilità e per i cittadini di quel cantiere, è favorevole.
Michele Curto (SEL):
Il mio voto è favorevole. Sono convinto della bontà dell’operazione, anche soltanto prendendo come riferimento un dato fondamentale: 33mila mq edificati su 250mila mq coinvolti nell’operazione, in un’area ferita lo scorso anno dai fatti dell’incendio alla Continassa. L’operazione ci convince, ma restano delle perplessità per quello che è non stato detto riguardo l’operazione. Ma dal lavoro dell’Aula la delibera è stata migliorata.
Rimane il punto oscuro del kartodromo, dell’iter che sarà seguito dopo l’approvazione della delibera. Il nostro voto favorevole è un atto di responsabilità per il bene della città.
Stefano Lo Russo (PD):
Oggi approviamo una delle più importanti operazioni di riqualificazione del territorio, con il parere favorevole della Circoscrizione. I residenti della zona chiedono che questa variante sia applicata il prima possibile. Per questo è una delibera strategica per la zona. Ma è anche un modello di riqualificazione urbana: non si usa tutta la capacità edificatoria, dei 50mila mq possibili ne saranno edificati 33mila. Un fatto non scontato.
Oggi si avvia un percorso, ma la perizia è condizione indispensabile per concludere nelle prossime settimane il procedimento.
Il Consiglio comunale da’ garanzia all’intera operazione: abbiamo approfondito, fornito risposte e il risultato è fonte di orgoglio per il lavoro fatto. E per questo ringrazio i consiglieri rivolgendo loro anche un appello per tenere separati gli atti amministrativi dalle questioni che riguardano i rapporti politici all’interno del palazzo.
Domenico Mangone (PD):
In questi giorni abbiamo lavorato molto a questa delibera e molti emendamenti hanno accolto alcune questioni che abbiamo posto. Un Consigliere però deve verificare ciò che è chiamato a votare e non può passare il concetto, Sindaco, che chi pone questioni è un consigliere che turba il manovratore. La politica deve essere confronto, trasparenza. E spiace che la Giunta non abbia mai fatto autocritica. Sono favorevole alla riqualificazione dell’area, ma da anni quel territorio è così: aspettare un mese per fare un percorso lineare non avrebbe creato alcun danno.
Domenica Genisio (PD):
Ho cambiato il mio parere, inizialmente negativo. Nell’ambito del PD, della maggioranza e anche dell’opposizione si è lavorato per ricondurre la delibera a un percorso più chiaro. Certamente nessuno più della Juventus sarebbe stato interessato a intervenire su quel territorio, trascurato da troppi anni. Tutto è stato impostato all’insegna dell’urgenza, però, e a fronte di un atto ora reso più strutturato è ancora necessario garantire l’interesse pubblico, dando garanzie di equo trattamento per tutti i soggetti economici. Attendo ulteriori chiarimenti ma non voterò contro.
Angelo D’Amico (PdL)
Nessuno in quest’aula è contrario alla riqualificazione di un’area degradata. Grazie al lavoro di molti consiglieri, di maggioranza e di opposizione, la delibera iniziale , che mancava di trasparenza, è stata modificata in senso più utile per la città. Non condivido la scelta di altri consiglieri del mio gruppo di votare a favore. Resto contrario, sono stato eletto per fare opposizione e rispetterò il mandato conferitomi. Il progetto per la Continassa, se non fosse stata imposta tutta questa fretta, avrebbe potuto risultare migliore.
Federica Scanderebech ( FLI)
Voto favorevole, perchè si è lavorato molto in commissione. Se c’è qualcuno che vuole investire e riqualificare una zona della città, non vedo i motivi per avere dei dubbi.Mi auguro, comunque, che i lavori siano monitorati in ogni fase.
Paolo Greco Lucchina (PDL)
Sono favorevole al progetto di riqualificazione, ma contrario all’iter procedurale seguito per questa variante. Batstava fare un bando pubblico.
Il sindaco Piero Fassino, in conclusione di dibattito, ha ringraziato il Consiglio comunale evidenziando come ciascun consigliere si sia misurato con la delibera al di là delle proprie collocazioni politiche.
Ha osservato come si sia esercitato un rapporto dialettico corretto, tra la Giunta che ha avanzato una proposta e il Consiglio che non si è limitato ad una funzione di ratifica, ma ha esercitato la sua prerogativa di esaminare le delibere, di discuterle e di emendarle.
Dall’iter deliberativo che ha visto il Consiglio protagonista, ha evidenziato il sindaco, non si desume quindi un problema di metodo della Giunta, la quale non si è blindata nella propria proposta, ma si è aperta al confronto.
“Funzione del Consiglio, ha precisato, è proprio quella di esercitare fino in fondo la propria potestà emendativi”.
“Ringrazio i consiglieri che sulla base dei dubbi e degli interrogativi espressi hanno consentito di aggiornare la delibera con le proposte integrative ed emendative, ha sottolineato, rivolgendo l’appello perché anche i consiglieri critici potessero votare in modo favorevole una delibera ampiamente discussa il cui testo si è evoluto in virtù degli emendamenti.
Nel merito della delibera, il sindaco ha evidenziato come non sia in causa la necessità di non mettere mano alla riqualificazione di quell’area, nella quale è alto il livello di degrado, con episodi che non hanno dato organicità alla zona.
“Siamo, ha rimarcato, in presenza della necessità di mettere mano a un intervento che superi le contraddizioni a vantaggio di una riqualificazione territoriale e ambientale che consenta a quell’area e al territorio circostante di innalzare la qualità della vita di quel territorio”.
L’espressione unanime a favore dell’intervento da parte della Circoscrizione, ha evidenziato, rappresenta un’ulteriore conferma dell’utilità e della correttezza di questo intervento.
Fassino si è quindi soffermato su come la riqualificazione di quell’area non possa prescindere dalla presenza dello stadio della Juventus: “Proprio a partire da questo, ha affermato, che si ipotizza un intervento di riqualificazione che in primo luogo concentri attività e funzioni di carattere sportivo”.
“Perciò non è curioso, ha detto il sindaco, che la Città abbia interloquito con la Juventus, interessata a consolidare la presenza realizzando un polo sportivo di eccellenza pari a quello di altre città europee”.
La decisione da parte della Juventus di portare su quell’area anche le attività della prima squadra, ha affermato il sindaco, ha determinato una ridefinizione di profilo dell’intervento che ha determinato una conseguente ridefinizione delle compatibilità finanziarie a sostegno dell’investimento.
La Città, tuttavia, ha continuato Fassino, non ha rinunciato alle proprie determinazioni e alla tutela dei propri interessi, corredando l’iter deliberativo con una perizia che valuti fino in fondo le dimensioni finanziarie, fermo restando che da quella valutazione deriveranno vincoli per l’Amministrazione comunale.
Nel momento in cui la variante sarà approvata, ha dichiarato, la Città metterà in campo tutto ciò che serve per risolvere le situazioni relative alle attività oggi presenti nell’area.
Il sindaco ha espresso soddisfazione per il consenso espresso anche da parte di alcuni consiglieri di opposizione poiché, ha affermato, “siamo qui per lavorare per il bene della Città che viene prima delle appartenenze politiche”.
In relazione alla mozione che, esprimendo critiche sull’operato dell’assessore all’Urbanistica e chiedendone il conseguente ritiro delle deleghe, il sindaco ha dichiarato che il documento non può essere accolto.
“La complessità di un atto deliberativo non è riconducibile ai limiti soggettivi di una persona, ha sottolineato. “Chiunque si fosse trovato a fare i conti con questo provvedimento avrebbe dovuto misurarsi con le contraddizioni che abbiamo dovuto discutere. Il problema, ha concluso, non è quello di far carico alle singole persone di una responsabilità collettiva, ma quella di affrontare i problemi e di dare la soluzione più utile nell’interesse della Città”.
Le mozioni di accompagnamento della delibera
Dopo la delibera per la variante alla Continassa approvata in Sala Rossa stasera, sono state approvate due mozioni di accompagnamento. La prima, che ha come presentatori i presidenti delle commissioni Urbanistica, Ambiente e Sport (Domenico Carretta, Marco Grimaldi, Luca Cassiani) con la quale impegna la Giunta a realizzare il parco di 81.600 metri quadri con le risorse messe a disposizione della Juventus (sino ad un massimo di un milione di euro), che dovrà configurarsi come “occasione di rigenerazione urbana e ricucitura del territorio interessato dalla trasformazione” (32 voti favorevoli, 1 contrario, 2 astenuti).
Il documento chiede anche all’Amministrazione cittadina di attivarsi con la Juventus e con gli operatori che si insedieranno nell’area concessa in diritto di superficie per concordare forme di sponsorizzazione per “la tutela, l’animazione e la manutenzione del verde pubblico”. La seconda mozione, che ha come primo firmatario Fabrizio Ricca (Lega Nord), impegna la Giunta ad interloquire con la Regione affinché, a fronte del progetto della multisala cinematografica, vengano salvaguardati i cinema di Venaria, Pianezza e Collegno (30 voti favorevoli, 1 contrario, 2 astenuti). E’ stata invece respinta la mozione (primo firmatario Maurizio Marrone del Pdl) che chiedeva di ritirare alcune deleghe all’assessore all’Urbanistica, Ilda Curti (23 voti contrari, 11 favorevoli, un astenuto).
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