Cronaca
E’ iniziato a Torino il processo contro i medici delle Molinette che eseguirono trapianti per coprire un loro errore
E’ partito a Torino il processo contro Mauro Rinaldi il primario di cardiochirurgia, un assistente e un’anestesista dell’ospedale Molinette di Torino che avrebbero trapiantato un cuore in una paziente per coprire un loro errore in un precedente intervento. Un processo che potrebbe fare scuola nell’ordinamento italiano, in quanto ai tre viene contestato, per la prima volta in Italia, anche il reato di peculato dell’organo trapiantato.
I pm Paolo Toso e Paola Stupino hanno accusato i reponsabili di omicidio preterintenzionale dato che secondo gli inquirenti il trapianto non aveva giustificazioni terapeutiche. L’accusa, inedita in Italia, di peculato del cuore, si deve al fatto che l’organo, considerato di proprietà del Servizio Sanitario Nazionale, è stato utilizzato per scopi differenti.
I tre sono anche accusati di frode processuale per la sparizione di una valvola cardiaca. Il solo Boffini deve rispondere del falso legato alla stesura di un referto. Nella prima udienza sono stati sentiti i primi testimoni dell’accusa, tra cui il medico legale Roberto Testi, che ha ripercorso la vicenda dei cinque interventi effettuati dopo l’errore.
Gli avvocati della difesa hanno reso disponibile una perizia che dimosterebbe la mancanza di errori da parte dei sanitari e l’utilità del trapianto: “Non era inutile perché c’erano ancora delle possibilità di salvare la paziente lo dimostreremo”.
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