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Accordo per il contenimento della spesa regionale. Progett’Azione soddisfatta
La Regione Piemonte fa “i conti della serva” per trovare una soluzione al suo bilancio in rosso e i capigruppo di maggioranza di Progett’Azione si dicono soddisfatti dei primi tentativi di mettere una toppa al buco. Accolte alcune importanti proposte avanzate dal gruppo consiliare costituito dai consiglieri Angelo Burzi, Roberto Boniperti, Roberto Tentoni, Rosanna Valle e Gian Luca Vignale e dall’impegno annunciato dal presidente Roberto Cota di intervenire sul debito, partendo dall’applicazione della riforma sanitaria.“Siamo soddisfatti per l’accoglimento delle nostre istanze in materia di riduzione della spesa, che si tradurranno nell’introduzione del telelavoro, nella digitalizzazione degli atti e delle procedure regionali, nell’istituzione del portale della trasparenza, nell’eliminazione delle auto blu, nella significativa riduzione delle spese per il personale, ma soprattutto nel cambiamento di approccio nei confronti della gestione dei conti pubblici”. Queste le parole di Burzi a Palazzo Lascaris.
“Ciò su cui abbiamo concordato oggi – aggiunge il consigliere – è la sintesi di una serie di interventi che ha distinto la nostra attività dal giorno stesso in cui ci siamo costituiti, ma saremo veramente soddisfatti soltanto quando questa maggioranza attuerà una politica operativa di rigore coniugata ad azioni per lo sviluppo, riorientando i frutti dell’efficienza a favore di impresa, lavoro e famiglia”.
Presentato un pacchetto di misure che dovrebbe liberare risorse per un miliardo di euro entro il 2015. Tra le proposte che i capigruppo di maggioranza hanno deciso di sostenere c’è il blocco delle assunzioni di personale per Giunta e Consiglio e società partecipate, oltre all’istituzione della Direzione per la mobilità del personale regionale. Su proposta di Progett’Azione, è prevista l’istituzione dell’anagrafe degli eletti e dei nominati dalla Regione in modo da procedere con la dichiarazione di decadenza degli amministratori di società partecipate che abbiano chiuso gli ultimi due esercizi in perdita.
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