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Ambiente

Per l’Ires il Piemonte ha buone performance ambientali, ma inferiori alla media mondiale

Redazione Quotidiano Piemontese

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L’Ires, l’Istituto ricerche economico-sociali del Piemonte,ha iniziato a utilizzare il calcolo dell’impronta ecologica in ambito locale al Piemonte. Le sue conclusioni non sono entusiasmanti: “Il Piemonte ha performance ambientali migliori di quelle di altre regioni e nazioni avanzate, ma decisamente peggiori rispetto alla media mondiale e addirittura pessime se considerate rispetto al bilancio su scala planetaria, perché il Piemonte sta contribuendo a consumare lo stock non più rigenerabile di capitale naturale globale”. 

In termini di biocapacità, ovvero della capacità di un ecosistema di rigenerarsi, ogni piemontese ha a sua disposizione una quota pari a 1,18 ettari globali. In realtà un abitante medio della regione ne consuma 5,28, generando un decifit di circa 4 pro capite. Dallo studio Ires emerge che il 74% delle risorse naturali utilizzate in Piemonte è importato dato che  la regione :”similmente agli altri Paesi e territori ricchi del globo, supplisce alla carenza di risorse ecologiche locali importandole da altre regioni italiane e da altre nazioni”.

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