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Economia

Marchionne annuncia la fine della Lancia per salvare la Fiat in Europa. Non chiuderanno gli stabilimenti italiani

Redazione Quotidiano Piemontese

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Il gruppo Fiat prevede di raggiungere il pareggio delle attività europee nel 2015-2016 e rivede al ribasso i target sui volumi auto da produrre nel 2014: dai 6 milioni finora indicati a 4,6-4,8 milioni. Il gruppo Fiat ha deciso di puntare sui marchi storici come Alfa Romeo e Maserati per riposizionare l’attività per il futuro”. Fiat non chiuderà nessun impianto italiano.,  saranno sviluppati interventi entro i prossimi 24-36 mesi per cui Fiat produrrà 17 nuovi modelli in Italia entro il 2016: tre nel 2013, 6 nel 2014, 5 nel 2015 e tre nel 2016. I modelli previsti nel 2013 sono l’Alfa 4C che verrà prodotta a Modena e le due vetture Maserati che vedranno la luce a  a Grugliasco.

Secondo Bloomberg Sergio Marchionne avrebbe suggerito a Peugeot e General Motors, che controlla Opel, di costituire un gruppo paneuropeo dell’auto, per scavalcare Volkswagen come primo costruttore in Europa. Fiat, Opel e Peugeot, insieme, rappresentano il 25% del mercato europeo, contro il 24,8% di Volkswagen.

Marchionne ha sancito la morte del marchio Lancia: “Dobbiamo essere onesti: la Lancia ha un appeal limitato fuori dall’Italia. Dobbiamo smettere di illuderci di poter ricreare l’immagine storica di Lancia. Dobbiamo proteggere la Ypsilon, che ha un ruolo significativo in Italia ma che è la sola economicamente sostenibile. Il marchio Lancia verrà ridotto o eliminato».

Il Lingotto ha però perso in Borsa, con un calo fino al 4,2% e un minimo di 3,91 euro, dopo la diffusione dei conti del terzo trimestre 2012: pesano i target 2012, confermati ma nella parte più bassa della forchetta precedentemente indicata,

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