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Biella

Nichi Vendola a Biella: il mio impegno per ricostruire la sinistra

Redazione Quotidiano Piemontese

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Nichi Vendola, presidente di Sinistra ecologia e libertà (Sel) in corsa per le primarie di coalizione del Pd, è venuto a presentare il suo programma a Biella. Nel lungo comizio, Vendola ha costruito un continuo rimando fra passato e presente per spiegare la sua idea di sinistra. Per farlo, il leader di Sel è partito dalle problematiche dell’economia globale e della politica italiana spiegando come secondo lui si possa uscire dalla situazione attuale, attraverso un percorso collettivo.

Vendola è partito tratteggiando l’Europa dei primi decenni del ‘900 per ricordare che “il fascismo, in forme nuove, è sempre dietro l’angolo”. Secondo il presidente della Puglia il clima internazionale è preoccupante, con i nazisti di Alba dorata che siedono nel parlamento greco e movimenti antisemiti che tornano a far sentire la loro voce. Quindi secondo il governatore pugliese c’è la necessità di riunire la sinistra, combattendone i suoi due nemici interni: “Da un lato la sinistra della nostalgia, dall’altro la sinistra del feticcio”. Quella sinistra, secondo il leader di Sel, ha perso il suo orizzonte dimenticandosi dei concetti di solidarietà, eguaglianza e giustizia sociale perché ha abbracciato “l’aziendalismo, il primato della mentalità calcolistica e gli dei pagani del liberismo”.

Per Vendola quindi bisogna ripartire dalla scuola, investendo in quella pubblica e ripensandone l’intera organizzazione. “Invece di scuola a tempo pieno abbiamo un sistema d’istruzione a tempo morto”. Secondo il governatore della Puglia ci sono troppi pochi insegnanti e i pochi che ci sono non sono messi nelle condizioni di fornire agli alunni una chiara visione del mondo. Per il leader di Sel c’è una logica dietro alla dequalificazione dell’istruzione. Quello che accade oggi- ha spiegato Vendola- è un “addestramento al mercato”, dove si educano i giovani fin dalla più tenera età alla logica di debito e credito.

Sull’altro tema della serata, quello del lavoro, il leader di Sel si è concentrato sulla precarietà. “Non è un fenomeno di costume, è introdotta e coltivata da leggi dello stato”. Per il leader di Sel allora bisogna “stracciare la legge che obbliga un’intera generazione a 47 tipi di contratto di lavoro subordinato”. Il governatore della Puglia ha concluso il suo intervento salutando la platea con una frase presa da una preghiera (Dammi Signore un’ala di riserva): “Dicono che gli uomi sono angeli con un’ala soltanto, devono abbraccirsi per poter volare”.

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