Piemonte
Insediata la Conferenza metropolitana, traghetterà la Provincia di Torino verso la costituzione della Città Metropolitana
Il Presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta e il Sindaco di Torino, Piero Fassino, insieme ai sindaci del territorio, hanno insediato ufficialmente nel pomeriggio la Conferenza metropolitana, prevista dalla legge in vista della nascita del nuovo Ente della Città Metropolitana. La Conferenza ha il compito di elaborare e approvare lo Statuto della Città Metropolitana entro il 31 ottobre 2013.
A partire dal 1 gennaio 2014 la Provincia di Torino, così come le altre nove Province di Milano, Napoli, Roma, Bari, Venezia, Bologna, Reggio Calabria, Firenze e Genova, sara’ soppressa e contestualmente nascerà la Città metropolitana il cui territorio coinciderà (comma 2 dell’art.18) con quello dell’attuale Provincia. Al nuovo ente territoriale sono state assegnate, oltre alle competenze attuali della Provincia, importanti funzioni: pianificazione territoriale e delle reti infrastrutturali, organizzazione e strutturazione dei servizi pubblici, mobilità e viabilità e promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale.
Per la costruzione della città metropolitana la legge prevede l’istituzione della Conferenza Metropolitana, costituita dal Sindaco della città capoluogo, dai 314 sindaci del territorio provinciale e dal Presidente della Provincia,con il compito di elaborare e approvare lo Statuto entro il 31 ottobre 2013.
«Avviamo una vera e propria fase costituente per dare vita ad un nuovo Ente adeguato ai problemi complessi del nostro territorio, alle esigenze delle amministrazioni comunali, alle necessità e ai tempi del mondo economico produttivo locale – ha sottolineato il Presidente Saitta aprendo i lavori -. La proposta della Provincia è, per l’immediato, quella di costituire un Comitato Esecutivo che rappresenti tutti i territori ed elabori proposte per lo Statuto».
Il Presidente della Provincia ha ricordato che la Città Metropolitana di Torino avrà un territorio molto esteso e differenziato, con un grande Comune capoluogo ed una serie di altre città che fungono da poli di attrazione per i territori circostanti. Le competenze, gli organi, le risorse previsti dalla legge sulla spending review delineano un Ente di area vasta che avrà più competenze rispetto alle Province. «Dobbiamo utilizzare l’anno che sarà dedicato alla costruzione dello Statuto della Città Metropolitana – ha continuato Saitta – per una definizione puntuale delle competenze, dell’organizzazione e del funzionamento dei servizi erogati, con un atteggiamento istituzionale più che politico. Non c’è una maggioranza politica da creare: ci sono istituzioni che devono lavorare insieme, elaborando uno Statuto condiviso».
«Con l’istituzione della Città Metropolitana si avvia il percorso costituente di una riforma istituzionale attesa da anni – ha dichiarato Fassino -. La necessità di questa nuova istituzione è d’altronde resa evidente dal fatto che sul territorio i problemi sono sempre più comuni, e quindi richiedono soluzioni comuni. Trasporti, gestione dei rifiuti, pianificazione urbanistica, sicurezza del territorio: nessuno di questi temi può essere gestito in modo adeguato solo su scala comunale, e pensarli e svilupparli in una dimensione metropolitana è necessario per poter dare ai cittadini servizi efficienti e di qualità. Torino è consapevole della responsabilità che le deriva dall’essere il fulcro sul quale si realizza la città metropolitana, e proprio per questa ragione intende lavorare insieme a tutti i comuni su un piano di pari dignità, quali che siano le dimensioni di ognuno».
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