Alessandria
Piemonte, la Regione sospende la caccia nelle aree Rete Natura 2000
La Regione ha deliberato di sospendere la caccia in 25 delle 142 aree di Rete Natura 2000. Le uniche due province che non saranno interessate dalla delibera sono Asti e Biella. Lo scorso 11 ottobre si era espresso a proposito il tribunale amministrativo regionale (Tar), dando ragione alle associazioni Lac, Pro Natura e Sos Gaia che avevano presentato ricorso in merito alla mancanza della Valutazione d’Incidenza nei siti di Rete Natura 2000.
In Piemonte quindi l’attività venatoria sarà vietata nelle seguenti zone: Dorsale Monte Ebro-Monte Chiappo (Al), Fiume Tanaro e Stagni di Neive (Cn), Zone umide di Fossano e Sant’Albano Stura (Cn), Altopiano di Bainale (Cn), Alto Caprauna (Cn), Alte Valli Stura e Maira (Cn), Lama del Badiotto e Garzaia della Brarola (Vc), Val Grande (Vco), Alte Valli Anzasca (Vco), Antrona e Bognanco (Vco), Alta Val Strona e Val Segnara (Vco), Val Formazza (Vco), Alpi Veglia e Devero-Monte Giove (To). Queste zone sono state considerate come degne di tutela, dove la caccia potrebbe risultare dannosa per specie o habitat tutelati.
A queste si devono aggiungere le Oasi xerotermiche della Val di Susa-Orrido di Chianocco (To), Rocciamelone (To), Mulino Vecchio nella Fascia fluviale del Po (To), Monte Fenera (No), Alta Valsesia (Vc), Paludi di San Genuario e San Silvestro (Vc), Alpi Marittime (Cn), Torrente Orba (Al), Greto dello Scrivia (Al), Capanne di Marcarolo (Al), Fiume Po tratto vercellese-alessandrino, Garzaie novaresi, Risaie vercellesi.
Da oggi gli organi interessati (ambiti territoriali di caccia, comprensori alpini e istituti privati della caccia) avranno un mese di tempo per presentare le loro valutazioni e misure per la tutela ambientale.
Per Monica Cerutti, consigliere regionale di Sinistra ecologia e libertà , la giunta: “E’ stata in grado, almeno in una occasione, di usare il buon senso”. Ottimismo a parte la consigliera ha definito comunque il contesto ancora, “confusionale e pasticciato a causa della gestione approssimativa dell’assessore Sacchetto”. Per Sel questa è stata, “una ulteriore prova dell’approssimazione con cui è stato trattato il tema della caccia da questa Giunta regionale che adesso si trova a dover porre delle pezze enormi agli errori fin qui commessi”.
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