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Alessandria

Monsignor Guido Gallese è il nuovo vescovo di Alessandria.

Redazione Quotidiano Piemontese

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Il Papa ha nominato Mons. Guido Gallese vescovo di Alessandria. Ad annunciare la nomina sono stati a l’arcivescovile di Genova, cardinale Angelo Bagnasco, e il cardinale Giuseppe Versaldi. Il neo-vescovo aveva fin’ora ricoperto i ruoli di direttore  dell’Ufficio diocesano per l’università e di responsabile diocesano per la pastorale giovanile a Genova. Immediatamente dopo l’annuncio le campane delle chiese della diocesi di Alessandria hanno cominciato a suonare a festa. Nato a Genova nel marzo 1962, Mons. Gallese Ha frequentato il Seminario Arcivescovile della città ed e’ stato ordinato sacerdote nel settembre del 1990.

La sua lunga carriera sacerdotale lo ha portato a ricoprire numerosi ruoli: Vice Rettore del Seminario Arcivescovile Maggiore di Genova “Benedetto XV” dal 1990 al 1995; Vicario parrocchiale di S. Giuseppe di Priaruggia a Genova Quarto dal 1995 al 1998; Parroco “in solidum” e Moderatore delle parrocchie S. Pietro Apostolo, S. Andrea Apostolo a Calvari, S. Colombano Abate a Moranego, S. Giovanni Battista in Marsiglia, S. Stefano in Rosso, tutte nel comune di Davagna (GE) dal 1998 al 2003.

Di seguito la lettera del neo-vescovo

Carissimi,

Il Santo Padre mi ha scelto per essere pastore della Chiesa di Alessandria. A Lui indirizzo il mio pensiero riconoscente per questa grande fiducia e Lo ringrazio di cuore per l’altissimo e luminoso Magistero che dona alla Chiesa Cattolica. Guardando le cose nella prospettiva divina mi rendo conto che sono stato scelto non perché bravo, ma perché “normale”, anzi: fragile; infatti sono stato scelto perché il Signore vuole far vedere la sua salvezza attraverso la mia povertà: “Abbiamo questo tesoro in vasi di creta, affinché appaia che questa straordinaria potenza appartiene a Dio, e non viene da noi” (2 Cor 4,7) e “Ti basta la mia grazia: la mia forza infatti si manifesta pienamente nella debolezza” (2 Cor 12,9). Questa è una prospettiva rasserenante: se è il Signore a chiamarmi, non mancherà di sollevarmi se a lui mi affido: “Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro” (Mt 11,28). Diventa perciò chiaro che il mio compito è quello di fidarmi del Signore, di andare dovunque Lui mi mandi e di mettere tutto nelle sue mani di misericordia: Egli tutto vede, tutto comprende, tutto guarisce. Perciò dico con entusiasmo: “Eccomi, cara Chiesa di Alessandria!”. Non vengo a voi con potenza di parola o di opere, non con sapienza: non voglio sapere altro in mezzo a voi se non Cristo e Cristo crocifisso! (cfr. 1 Cor 2,2). La mia prima parola è per i carissimi confratelli nel sacerdozio: Pace a voi! (Gv 20,19). Voi siete il mio primo affetto; innanzitutto con voi ho intenzione di vivere questo Anno della Fede appena iniziato, chiedendo a Dio che ci porti, attraverso le sue vie misteriose ed imprevedibili, ad accrescere la nostra fede di pastori, che è la dote più necessaria di tutte se è vero che la Lettera agli Ebrei esorta i fedeli ad imitare la fede di chi ha annunziato loro la Parola di Dio (Eb 13,7). Il Signore benedica il vostro ministero e il nostro cammino comune: che sia fondato e tenuto nell’unità dall’Eucaristia, Fonte e Culmine della vita cristiana (cfr. SC 10). Ai consacrati e alle consacrate va il mio augurio di essere nella nostra Chiesa locale, il seme della sponsalità, di quell’amore casto, povero e obbediente – oggi tanto prezioso – che è nostalgico richiamo alle alte vette del Regno dei Cieli. A voi carissimi fedeli, impartisco con tutto il cuore la mia benedizione, nell’attesa di incontrarvi presto. La mia benedizione va anzitutto ai poveri, ai bisognosi, ai malati, alle famiglie come pegno di un affetto che la Chiesa di Alessandria vuole esprimere, fedele all’insegnamento del Signore. Contiamo di avere questa premurosa attenzione in stretta collaborazione, pur nella distinzione dei ruoli, con le autorità civili alle quali va il mio rispettoso saluto. L’ultima parola è per i giovani. La quasi totalità del mio ministero in questi ultimi anni si è svolta tra i giovani: quelli della diocesi, gli universitari, i seminaristi. Cari giovani, fatemi sentire a casa: statemi vicino! Vi abbraccio e vi benedico con molto affetto. A tutti chiedo preghiere affinché il mio ministero episcopale possa essere sinfonico servizio per ciascuno di voi. Le prime preghiere le chiedo al Cardinale Giuseppe Versaldi, che con fatica ha portato avanti per lungo tempo un doppio incarico: a Lui il mio grazie a nome della Diocesi per la sua generosità.

Alla Vergine Maria, mia celeste patrona, alla nostra Madonna della Salve, chiedo con affetto di figlio che siamo custoditi nella carità sotto il suo materno manto!

In Cristo

Guido Gallese

Vescovo eletto di Alessandria

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