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Cronaca

Processo rogo Thyssenkrupp, Cosimo Cafueri ricorre e incolpa i lavoratori di ripetute negligenze

Redazione Quotidiano Piemontese

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Secondo la difesa di Cosimo Cafueri, un dirigente italiano della Thyssenkrupp di Torino (responsabile sicurezza) la dinamica dell’incendio del 6 dicembre 2007 in cui morirono 7 operai è stata, ”condizionata in modo decisivo dalle ripetute negligenze ascrivibili ai lavoratori”. Per questo Cafueri, condannato a 13 anni e mezzo di carcere, ha deciso di ricorrere in appello contro la sentenza di primo grado dell’aprile 2011. In quella data si disposero 6 condanne a vario titolo, dall’omicidio volontario con dolo eventuale all’omicidio colposo.

Secondo i procuratori Raffaele Guariniello, Francesca Traverso e Laura Longo, le misure di sicurezza vennero trascurate a causa della scelta aziendale di trasferire gli impianti di Torino a Terni. Durante il primo grado, gli avvocati dell’acciaieria contestarono questa accusa, ma non arrivarono mai ad addossare la responsabilità della morte dei lavoratori agli operai.

Ora però i legali di Cafueri sostengono che il motivo per cui l’incendio si sarebbe esteso (in partenza era modesto), sarebbe da ricercare nella negligenza dei lavoratori. Infatti questi si sarebbero intrattenuti in una discussione sindacale al di fuori delle postazioni lavorative, accorgendosi in ritardo del malfunzionamento di una macchina.”Solo dopo 10 minuti e 44 secondi, contemporaneamente e del tutto imprudentemente, si sono precipitati nella zona dell’incendio, quando ormai le fiamme erano troppo alte per essere domate” e nessuno di loro “ha attivato le procedure di emergenza”. Il nuovo processo si terrà in novembre.

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