Ambiente
E’ crisi anche per il tartufo bianco d’Alba, troppo costoso. Niente asta quest’anno
La crisi non risparmia nessuno, nemmeno i cosiddetti beni di lusso come il tartufo bianco d’Alba. Rinomato e apprezzato ma troppo costoso. Come ogni anno la città delle cento torri ospita la sua fiera internazionale del tuber magnatum pico all’interno della quale si svolge l’asta del tartufo, nella bella e antica cornice del castello di Grinzane Cavour che, una volta fu di Camillo Benso, non ancora famoso statista italiano ma sindaco del paese. Ora da annuale, l’asta diventa biennale. A sentire Alberto Cirio, assessore regionale al turismo, il contributo che l’Amministrazione albese riceve per la promozione fieristica si è dimezzato, pertanto qualcosa va tagliato. A fare i “conti della serva” Alba, stavola vanta 150mila euro rispetto ai 300mila dello scorso anno.Quest’anno, dunque niente asta del tartufo. Delusi gli albesi. Delusi gli organizzatori. Delusi i potenziali acquirenti ma alla spending review non si comanda. E’ la prima volta, dopo 14 anni, che l’evento non si svolge, nonostante rappresenti il culimine della fiera con collegamenti mondiali con le grandi città del gusto e i migliori ristoranti internazionali. Le casse albesi, però non possono sostenere la spesa e c’è anche chi paventa l’idea di trovare sponsors per l’asta, ma non per il 2012. Niente trifola, allora.
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