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Asti

Sotto controllo le imprese edili astigiane. Oltre la metà è irregolare e a rischio sicurezza lavoratori

Redazione Quotidiano Piemontese

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Rischio cadute dall’alto, pericolo di folgorazione per impianti elettrici non a norma,  seppellimento nell’attività di scavo a causa del mancato contenimento delle pareti ed altro ancora sono le violazioni più frequenti rilevate dallo Spresal, servizio prevenzione e sicurezza in ambito lavorativo, dell’Asl di Asti nel corso della campagna di vigilanza in edilizia denominata “Mattone sicuro”. Sicuro si, ma c’è da considerare che quasi la metà delle imprese controllate sono irregolari. I monitoraggi sono stati disposti dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e ha visto operare insieme la direzione territoriale del lavoro, l’Asl astigiana, il comando provinciale dei carabinieri.

Tra i risultati, un primo dato significativo riguarda le aziende dichiarate irregolari che sono 52, poco meno della metà di quelle controllate, 115. Per aver occupato 4 lavoratori in nero, altrettante ditte si sono viste sospendere l’attività; per altri 9 addetti è stato accertato un impiego irregolare. Complessivamente le violazioni alle norme sulla sicurezza sono state 59; 35 persone sono state deferite all’autorità giudiziaria.

I controlli hanno coinvolto aziende di medie dimensioni operanti sia nel capoluogo che in numerosi centri della provincia. Una parte degli impiegati irregolari sono stranieri, così come di nazionalità diverse da quella italiana risultano essere alcuni titolari delle ditte sanzionate. Tra le cause indicate per non aver rispettato le disposizioni sulla sicurezza del lavoro, o per non aver assicurato un contratto regolare agli addetti, gli impresari hanno indicato anche la crisi economica, con risorse sempre più ridotte da investire in azienda. Vera o falsa che sia, sostengono gli enti coinvolti in questa analisi, tale giustificazione non autorizza a infrangere la legge.

I controlli, come ha ricordato Alberto Ivaldi, a capo della Direzione territoriale del lavoro, si sono svolti da fine maggio a fine settembre; tra i cantieri ispezionati anche quello del Palio (allestimento tribune in piazza Alfieri), oltre a quelli impegnati nella costruzione di abitazioni o capannoni produttivi. Lo Spresal è intervenuto, in particolare, in cantieri attivi ad Asti, Cocconato, Costigliole, Piea, Portacomaro, Monastero Bormida. “Una delle violazioni accertate – commenta Roberto Zanelli, direttore Spresal – riguarda la mancanza di visite mediche per gli addetti in nero (obbligatorie per i soggetti impiegati in edilizia): questo significa, tra l’altro, aver inserito questi lavoratori senza una necessaria formazione professionale. Un’altra disposizione non rispettata è il divieto di consumare alcolici (vino, birra) durante l’orario di lavoro, anche durante la pausa pranzo”. “I risultati della campagna di vigilanza – indica Fabio Federici, comandante provinciale dei carabinieri – sono eccellenti, frutto del lavoro di collaborazione tra enti diversi”.

 

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