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Il lavoratori salgono sul tetto della ex Viberti di Nichelino

Redazione Quotidiano Piemontese

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Una delegazione di lavoratori della ex Viberti sono saliti sul tetto dello stabilimento di Nichelino. La ex Viberti è oggi di proprietà della Acerbi Veicoli Industriali che due anni fa ha costituito con il gruppo Margheritelli e con Magnetto il consorzio Cir  che ha stabilimenti anche a Pescara e a Verona. I 104 lavoratori di Nichelino sono in cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione da due anni. Il provvedimento è in scadenza e il 18 ottobre è previsto un incontro al ministero del Lavoro. Da qualche giorno è in corso un presidio permanente davanti alla fabbrica, in vista degli incontri dell’11 e 16 ottobre a Bologna nel corso dei quali l’azienda che produce rimorchi per camion,dovrebbe illustrare il piano industriale e la nuova struttura produttiva.
Per   Edi Lazi e Antonio Citriniti della Fiom “E’ un’iniziativa di lotta per chiedere che la produzione resti nel territori. Non è un gesto di disperazione, ma un’iniziativa di lotta per chiedere che la produzione resti nel territorio. Fino a quando non sarà costruita la nuova struttura i lavoratori non lasceranno il vecchio stabilimento”.
I lavoratori hanno intenzione di rimanere sul tetto della fabbrica, facendo turni di 24 ore, almeno fino all’11 ottobre.  L’Acerbi dovrebbe trasferire il suo stabilimento in una struttura produttiva di minori dimensioni garantendo l’occupazione.

Il progetto di recupero dell’area industriale di Nichelino, che ha una superficie di circa 240 mila metri quadri, è portato avanti dall’Auchan.

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