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Ambiente

Uscire dalla crisi e salvare il pianeta. Ecco come si recupera la qualità della vita

Redazione Quotidiano Piemontese

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Come tornare a vivere nel rispetto della natura, con i suoi ritmi e salvare il pianeta. Tema attuale e non semplice quello che si affronta nella serata di giovedì 11 ottobre al castello di Cisterna d’Asti, alle 21. L’argomento trae spunto dalla presentazione del libro intitolato, appunto “Pensare come le montagne. Manuale pratico di decrescita per salvare il pianeta cambindo in meglio la propria vita”. All’evento partecipata Paolo Ermani, autore del testo e presidente di Paea, progetti alternativi per l’energia e l’ambiente, Andrea Bertagli, co-autore, giornalista de Il Fatto, quotidiano on line, curatore della rubrica Ambienti e Velenti, residente nell’astigiano da alcuni anni dopo aver lasciato la metropoli milanese per scelta di vita e di decrescita.La presentazione del libro, organizzata dall’associazione Canale Ecologia, Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese e associazione Arti e Mestieri di un tempo di Cisterna d’Asti, vuole essere un momento di riflessione su nuovi stili di vita praticabili per un cambiamento solidale verso il pianeta.
Messe da parte le disillusioni per governi e decisioni dall’alto, gli autori lanciano un messaggio tanto semplice quanto vero: ognuno di noi può fare la differenza.
Secondo quanto scritto nel libro, salvando il pianeta e adottando scelte che migliorino la propria qualità della vita e quella altrui si può uscire dalla crisi economica, ambientale e sociale attuale.

Il manuale teorico-pratico è diviso in due parti; la prima è una analisi dell’attuale situazione italiana e mondiale, che si sofferma su temi fondamentali come ambiente, salute, alimentazione, potere, tecnologia; la seconda sezione del volume illustra alternative concrete ai modelli di vita dominanti. L’alimentazione biologica e vegetariana, le medicine non convenzionali, le energie rinnovabili, la riduzione dei consumi e la sobrietà, la cooperazione solidaristica, l’autoproduzione, il recupero della comunità, il cohousing, l’ecovicinato. Insomma, un mutamento dal basso per il bene universale.

 

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