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Palio di Alba: corrono gli asinelli “noleggiati” in Toscana per 4mila euro

Redazione Quotidiano Piemontese

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E’ tempo di palio, quello albese dove a correre – si fa per dire – sono i piccoli asinelli che concorrono per contendersi l’ambito drappo, un dipinto di Pinot Gallizio, artista albese morto negli anni Sessanta. Ambito dai fantini che rappresentano i novi borghi cittadini in gara. La manifestazione goliardica, all’interno della 82esima fiera internazionale del tartufo bianco di Alba, rievoca un’antica battaglia tra albesi e astigiani quando i due feudi medievali erano acerrimi nemici. Prima della corsa, lungo le vie del centro storico della città, sfilano oltre mille figuranti in abiti che rievocano il Medioevo e diversi temi del periodo. Il borgo del fumo, che l’anno scorso ha vinto il palio, mostra una popolazione sotto il gioco dei signori da cui desidera liberarsi; il borgo di San Lorenzo rievoca la lebbra e le sue devastanti conseguenze; il borgo di Santa Barbara si concentra su un’altra malattia, ovvero la peste; San Martino opta per l’allegria richiamando scene inerenti alla fonte dell’antica giovinezza; il borgo delle Rane affronta il tema dei figli indesiderati, nati fuori dal matrimonio, raccontando le vicende dell’ospedale locale San Lazzaro dove si trovava la cosiddetta ruota degli infanti, luogo in cui si abbandonavano i bambini non voluti; il borgo del Brichet tratta il tema del commercio; Patin e Tesor quello della ricchezza e del potere; Moretta rievoca la battaglia di Cossano tra albesi e astigiani; infine Santa Rosalia narra di Sordello da Goito, trovatore medievale che, grazie ad un serie di fortune, diventa signore di La Morra.

Per tornare alla gara, quest’anno gli asini sono 2 per ogni borgo partecipante. 20 animali, 10 corrono come cavalli da corsa e gli altri possono restare fedeli alla loro natura, in modo da non rinunciare alla gara vera e propria pur rispettando lo spettacolo. Molti asini provengono dalla Toscana, visto che proprio questa regione ospita un allevamento di asini da corsa e da qui vengono trasferiti ad Alba con un costo di “noleggio” di 150 euro ad asinello per un totale, comprensivo di spese di trasporto, di 4mila euro. Due le batterie e una la finale.

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