Ambiente
“Funghi, sai cosa mangi?”. Dopo il ricovero di una donna, intossicata da porcini, l’Asl mette in guardia gli astigiani
E’ stagione di funghi, quindi gli appassionati vanno alla ricerca della leccornia autunnale, ma conviene fare i conti con l’aspetto più pericoloso di questo cibo, ovvero la sua tossicità. Ragion per cui mercoledì 3 ottobre la Asl astigiana apre le porte ai raccoglitori per la giornata informativa all’ospedale locale Cardinal Massaia. L’occasione nasce anche dal riscontro del primo caso stagionale di intolleranza ai funghi. Una donna, infatti, è ricoverata al pronto soccorso di Asti per un’intossicazione alimentare da funghi, mangiati nei giorni scorsi.La giovane paziente, dopo aver consumato funghi commestibili, porcini, in modica quantità si è sentita male e ha avvertito forti dolori gastrointestinali. L’episodio spinge nuovamente gli esperti del centro micologico astigiano ad allertare la popolazione sul consumo di funghi e sulla raccolta di questi ultimi da parte dei privati cittadini: non di rado esemplari tossici o mortali vengono scambiati per commestibili.
Per sensibilizzare maggiormente i consumatori, il Servizio Igiene Nutrizione Alimenti “schiererà” il 3 ottobre i propri esperti (Marisa Panata, Roberta Rota, Giuseppe Aliardi, Rocco Coppola) nella giornata informativa. Dalle 9 alle 13, nella hall del Massaia, verrà allestito un tavolo con esemplari “buoni” e “cattivi” che gli operatori dell’Asl inizieranno a raccogliere, insieme ai volontari del Gruppo Micologico Camisola, nei giorni precedenti.
L’iniziativa, che replica alle edizioni degli ultimi anni, è organizzata sotto il titolo di “Funghi: sai cosa mangi?”. I cittadini riceveranno informazioni su un ampio spettro di tematiche: come “guardare” gli esemplari per riconoscerli (forma, colore e altre caratteristiche), nomi scientifici e comuni, periodo e ambiente di crescita (querceto, castagneto, noccioleto, pioppeto, giardini urbani e prati, ecc.), sintomi indotti da intolleranze e intossicazioni alimentari (dai disturbi temporanei ai danni permanenti a organi come il fegato), come raccogliere e conservare i funghi, ma anche come acquistarli: perché è importante sapere che, le cassette controllate, devono essere messe in vendita con il certificato di idoneità rilasciato dall’Asl.
Altri approfondimenti riguarderanno le disposizioni contenute nelle nuove linee guida regionali e la consulenza gratuita garantita ai privati cittadini dal Centro micologico dell’Asl nelle sedi di Asti e Nizza Monferrato. A disposizione dell’utenza pieghevoli informativi, mentre resterà in visione il libro “Funghi e tartufi dell’astigiano” realizzato da Provincia e Asl di Asti.
Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese