Economia
La crisi sempre più grave dell’informatica in Piemonte e a Torino
In una nota la Fiom-Cgil si dice preoccupata per laumento delle situazioni di crisi di alcune aziende informatiche importanti a livello torinese come Ibm, Csc, Oracle, Ois ex Solgenia, Agile-Eutelia, Dianos: “Le situazioni hanno tipologie e aspetti diversi a seconda delle realtà aziendali, ma tutte indicanosegnali di arretramento sia sul piano industriale sia sul piano dei livelli occupazionali. La Oracle ha deciso licenziamenti unilaterali, con procedura terminata senza accordo sindacale al ministero. LaIbm ha scelto la strada dei trasferimenti definiti collettivi dall’azienda ma che in realtà mascherano licenziamenti, con relativo spostamento delle commesse a Milano anche di lavoratori ancora in forza a Torino.
Alla Csc, che più volte sollecitata ha sempre rifiutato il confronto, la mancanza di chiarimentisul futuro italiano dell’azienda è assoluta. E non si vede la fine per la vertenza Agile-Eutelia, dove gliimpegni presi dall’azienda Tbs al Ministero con accordo sindacale risalente del 2012 non vengono appieno rispettati, e dove i lavoratori si trovano senza reddito per l’iter dovuto alll’approvazione della cigs al ministero del Lavoro. La ex-Solgenia a inizio novembre termina la cigs e i lavoratori aspettano ancora il pagamento di tutta la tredicesima e si scontano ritardi sistematici sugli stipendi. Ma anche altre aziende torinesi sono in difficoltà, come ad esempio la Dianos che utilizza la cassa integrazione per cali produttivi ormai sistematici. Il quadro appare particolarmente preoccupante se a questo si aggiunge una prassi consolidata da parte di alcune di queste aziende (Ibm, Csc, Tbs per Agile Eutelia, ex Solgenia) di far saltare all’ultimo minuto gli incontri programmati presso i ministeri, con evidente sprezzo non solo delle relazioni sindacali ma anche delle istituzioni governative nazionali.”.
Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese