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Bancarotta fraudolenta: 5 arresti per un affare da 13 milioni di Euro

Erica Gardella

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La Guardia di Finanza di Novara ha smascherato una vasta operazione finanziaria  volta alla frode che coinvolge diverse società italiane ed estere. Da semplici controlli fiscali su alcune società ed il loro misterioso e repentino fallimento è partita una vasta indagine, denominata “Ghost Communications” volta a smascherare la frode perpetrata in queste società di telefonia.

Le società indagate avevano un giro d’affari di circa 100 milioni di Euro all’anno,  con un complesso intreccio di operazioni volte a movimentare il denaro tra le varie società, alcune con sede in Italia, altre in Svizzera e nell’Est Europa. Improvvisamente il flusso monetario tra le aziende si è interrotto generando il repentino fallimento delle società coinvolte.

I creditori nel complesso vantano diritti verso le società per circa 13 milioni di Euro, ammontare della bancarotta fraudolenta , in parte generato anche da alcune operazioni immobiliare create per distrarre il denaro dalle società. Tra quelle coinvolte  nel fallimento ci sono la Project Communications S.p.a e la NGN Telecom S.p.a.

Le persone arrestate con l’accusa di bancarotta fraudolenta sono cinque:   Alberto Pestoni, 46 anni di Milano, Daniela Bocconi, 37 anni di Milano, Carmine Ventrella, 52 anni di Magenta, Stefano Gozzi, 37 anni di Milano e Marco Gozzi, 33 anni.  Per i primi quattro indagati è già stato disposto il rinvio a giudizio immediato per i reati di bancarotta, mentre le indagini proseguono per le ipotesi di frode fiscale e per assicurare alla giustizia i proventi degli illeciti commessi.

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