Seguici su

Economia

Marchionne a dirigenti e quadri Fiat: arginare a livello europeo i tedeschi e ripensare il business

Redazione Quotidiano Piemontese

Pubblicato

il

L’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, ha convocato al Lingotto seimilai dirigenti, quadri e professional del gruppo per fare il punto sulla situazione della società dopo l’incontro di Palazzo Chigi con Mario Monti. Gli stabilimenti Fiat aperti erano collegati con il Lingotto per permettere ai lavoratori presenti di ascoltare le parole di Marchionne: “Noi ci impegniamo a fare la nostra parte, ma da soli non possiamo fare tutto. E’ necessario iniziare da subito a pianificare azioni, a livello italiano ed europeo, per recuperare competitività internazionale. sono necessarie azioni che garantiscano una reale flessibilità e certezza del diritto nelle relazioni industriali, iniziative che riconoscano la valenza dell’export per il rilancio dell’economia del Paese, politiche da parte della Banca centrale europea per facilitare l’accesso al credito.

E’ necessario  che la Commissione europea garantisca condizioni di equità per tutti i costruttori respingendo quei tentativi, specialmente da parte tedesca, di creare condizioni più favorevoli alla propria industria, a scapito degli altri ed e’ altrettanto necessario che in sede europea si valuti con grande attenzione la firma di nuovi accordi di libero scambio stringendoli solo con Paesi di reale interesse per l’industria in modo da tutelare e proteggere questo settore senza svenderlo ai concorrenti giapponesi o sudcoreani. La possibilità, della quale ho parlato sabato al presidente del Consiglio che la nostra azienda e il nostro Paese diventino un nucleo significativo per le esportazioni di auto esiste ed è credibile, ma la scelta non spetta solo a noi. L’impegno a tutelare la realtà italiana, a renderla competitiva e in grado di creare occupazione richiede cultura e obiettivi condivisi e non può prescindere da un impegno di tutta l’Italia. Io personalmente sono fiducioso, adesso è il momento di dimostrare che stiamo all’altezza della situazione, di ripartire e di farlo nel modo che conosciamo meglio, dal valore fondamentale su cui questo Paese è stato fondato, il nostro lavoro.

Non ho alcuna intenzione di abbandonarvi. Non ho mai smesso di occuparmi della Fiat e non ho intenzione di farlo. L’impegno che ho preso il primo giugno 2004 con gli azionisti, ma prima di tutto con voi è immutato e vivo e forte, oggi più che mai. Vi garantisco che essere l’amministratore delegato della Fiat non è solo un privilegio per me. E’ una responsabilità che sento con profonda coscienza e sono consapevole del carico di serietà che richiede. Non ho alcuna intenzione di abbandonarvi. Era necessario che andassi di frequente negli Stati Uniti, perchè dovevamo rimettere in moto la Chrysler e farlo in tempi record. Era necessario per tutti quanti, proprio perchè il nostro futuro è garantito da questa alleanza. Noi ci impegniamo a fare la nostra parte, ma da soli non possiamo fare tutto” .

 

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese