Torino in piazza per avere giustizia e libertà per Alberto Musy

Più di mille persone si sono ritrovate in piazza Castello, rispondendo all’appello lanciato dal Consiglio comunale di Torino per chiedere verità e giustizia per Alberto Musy il consigliere del Comune di Torino ferito da diversi colpi di arma da fuoco il 21 marzo 2012 da un assalitore la cui identità è ancora oggi sconosciuta. Alla manifestazione erano presenti la moglie di Musy Angelica e la sorella Antonella. Sono scesi in piazza i rappresentanti di Comune di Torino: il sindaco Piero Fassino, il presidente del Consiglio comunale Giovanni Maria Ferraris, i vicepresidenti Silvio Magliano e Marta Levi, i capigruppo e numerosi consiglieri, la Provincia di Torino con il presidente Antonio Saitta, la Regione Piemonte rappresentata dall’assessore alla Cultura Michele Coppola e di tanti partiti, gruppi, movimenti, università, associazioni e realtà professionali e imprenditoriali. Per l’UDC, partito tra le cui fila è stato eletto Alberto Musy, era presente anche il segretario nazionale Lorenzo Cesa.

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Ha aperto la manifestazione il presidente Ferraris, che ha espresso la vicinanza di tutta la città di Torino alla famiglia di Alberto Musy: “Ci stringiamo con affetto e amicizia alla famiglia, ricordando che è importante non solo per la famiglia, ma per l’intera cittadinanza che questo delitto non rimanga impunito e che la giustizia diventi una certezza”. Ferraris ha quindi letto il messaggio inviato dal presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini: “Desidero esprimere al consigliere comunale Alberto Musy, alla sua famiglia e al Consiglio comunale di Torino i sentimenti della mia più sincera vicinanza e solidarietà. Alberto Musy, come avvocato, professore universitario ed esponente politico, gode di larga stima e considerazione, e costituisce un esempio di cittadino probo e integerrimo, al servizio della comunità”.

Sono poi intervenuti il presidente della Provincia Antonio Saitta , per la Regione Piemonte, l’assessore Michele Coppola, ha concluso gli interventi il sindaco Fassino.

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