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Economia

Della Valle all’Infedele: gli Agnelli tornino a sci, vela, passeggiate e golf – video

Redazione Quotidiano Piemontese

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Diego Della Valle intervenuto a l’Infedele su La7 rincara la dose su Fiat, Marchionne e soprattutto famiglia Agnelli dopo le dichiarazioni degli scorsi giorni. Durante una puntata del programma televisivo di Gad Lerner dedicata in buona parte ai problemi di Fiat e del lavoro,  Diego Della Valle ha dichiarato: ” La Famiglia Fiat dovrebbe mettere le mani in tasca, evitare di farsi dare dei dividendi come fanno tutti gli imprenditori seri quando le loro aziende hanno dei problemi. E investire quello che serve nell’azienda. Non è una famiglia normale.

La registrazione della puntata dell’Infedele

Gli azionisti di Fiat dal governo italiano, dai cittadini e dagli stessi lavoratori che ora rischiano il posto di lavoro hanno avuto un gradissimo aiuto negli ultimi decenni, hanno preso molto, hanno fatto in modo che la politica gli desse quello che volevano. Hanno degli obblighi nei confronti del Paese ed il dovere verso i lavoratori di fare tutto il possibile per la gente che lavora nelle loro aziende.

Il fatto che si tenti per far passare per fatto normale che un impegno importante preso con il paese, con gli italiani e soprattutto con i lavoratori, sia diventato un pour parler e si potrà ridiscutere quando ce ne sarà il tempo, questo è un comportamento che non è condivisibile da imprenditori seri, in un momento così complicato, in un momento in cui il rapporto del mondo del lavoro deve essere di tutt’altra natura.

Serve ora un patto tra lavoratori e imprenditori che chiarisca che faremo tutto il possibile per venir fuori da una situazione complicata. La Fiat è un’azienda che oggi tutti definiscono privata ma che molti di noi possono definire in parte anche pubblica per tutto quello che il paese ha dato a questa famiglia, e oggi si dimentica, al di là della crisi che è vero che c’è, che ci sono cosa da fare per il paese che non sono solo legate al bilancio dell’azienda o a quello che conviene di più ai loro azionisti.

La cosa che ha fatto scalpore non è il fatto che io abbia scritto una lettera, ma è che qualcuno abbia criticato la Fiat. Forse finalmente stiamo dando un peso e una misura a Fiat e alla famiglia Agnelli e uscendo da una sudditanza psicologica verso l’una e gli altri». Uscendo da tale sudditanza, secondo Della Valle, «anche il governo convocherà Fiat come tutte le altre imprese, molta gente nei media comicerà a scrivere liberamente e rimuovere questo macigno è un grande servizio al Paese.

Il  presidente Fiat, John Elkann lo conosco da bambino. Credo sia un ragazzo giovanissimo che ricopre un ruolo che non ha l’esperienza di poter ricoprire, e che lo porta anche a fare degli errori. Ma mi costa fatica discutere con un ragazzo che potrebbe essere mio figlio. Purtroppo oggi in quella famiglia c’è lui e bisogna parlare con lui. Avrei preferito parlare con suoi parenti e mi  sarei sfogato magari di più.

Il Governo intervenga, o presto ci saranno delle rogne. Nel governo Monti ci sono ministri tecnici che comunque puntano ad un futuro nella politica, e per questo non fanno nulla di quello che serve per mantenersi simpatie a destra, a sinistra, al centro.

La Famiglia Agnelli torni a fare quello che ha sempre saputo fare meglio: sciate, veleggiate, belle passeggiate a golf. E lasci i problemi dell’Italia alle persone serie”.

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