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Cronaca

Il caso Bendotti mette a rischio la Provincia di Verbania

Erica Gardella

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Continua il braccio di ferro tra Lega Nord e PdL per quello che oramai è da tutti conosciuto come “Il caso Bendotti”. Ovvero la vicenda legata alle deleghe per la Protezione Civile, affidate fino allo scorso 26 Agosto all’Assessore Germano Bendotti (Lega Nord) dal Presidente della provincia Massimo Nobili (PdL) e revocate in seguito al tornado che ha colpito la città di Verbania lo scorso 25 agosto.

La decisione di Nobili scaturisce dal fatto che Massimo Bendotti si è reso irreperibile in una situazione di grave crisi rendendo necessario l’intervento di altri responsabili che al posto suo sono intervenuti. Lo stesso Nobili ha spigato che il Bendotti, che del resto mantiene inalterate le altre cariche e responsabilità, non si è dimostrato all’altezza del compito, che richiede tempestività e prescinde dalla programmazione.

La replica di Bendotti, che non intende rinunciare alle deleghe per la Protezione Civile appoggiato del suo partito,  riguarda il fatto non è stato avvertito di quanto stava accadendo a Verbania e che quindi non gli è stato possibile intervenire. L’assessore della Lega, infatti, si trovava quel pomeriggio a Domodossola a presenziare al Sabato del Villaggio, mercatino di prodotti tipici, e successivamente ha trascorso la serata alla Sagra della Patata a Montecrestese. Le due località si trovano poco a nord rispetto alla zona colpita dal nubifragio e sono state interessate solo lievemente dal fenomeno.

Nobili controbatte alla posizione del leghista spiegando che è stato un dipendente provinciale ad avvertire l’Assessore di quanto stava accadendo e Bendotti ha risposto che in quel momento stava andando in montagna e non poteva rientrare a Verbania per il briefing e i sopralluoghi. Naturalmente il leghista ritiene di non aver ricevuto nessuna comunicazione ufficiale e questo braccio di ferro tra Pdl e Lega sta logorando le fondamenta del governo provinciale.

La Lega, avvallando la versione di Bendotti, non intende rinunciare ad una carica tanto importante, promessa dal PdL in fase di alleanza per le elezioni, specie in una provincia considerata una roccaforte del suo potere; allo stesso modo il PdL non intende avere un referente politico con la Protezione Civile inadeguato a tale ruolo, anche per rispetto alla cittadinanza. Ora questa situazione, che da semplice fatto di buon senso è diventata una questione politica rischia di far implodere la maggioranza della Provincia del VCO, che ha breve dovrebbe scomparire inglobata nella provincia di quadrante, e che potrebbe perdere anche la possibilità di essere adeguatamente rappresentata in fase di unione con l’altra o le altre provincie.

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