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Antonio Conte ascoltato dalla Procura di Bari come persona informata sui fatti

Redazione Quotidiano Piemontese

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Solo oggi si è saputo che Antonio Conte, allenatore della Juventus ed ex tecnico del Bari, è stato ascoltato giovedì scorso 6 settembre,  dalla Procura della Repubblica di Bari nella caserma dei Carabinieri di Monopoli, dove è stato convocato come persona informata sui fatti e non come indagato.  Conte ha risposto per circa quattro ore alle domande del procuratore della Repubblica, Antonio Laudati, del sostituto procuratore Ciro Angelillis e del comandante del Nucleo investigativo dei Carabinieri di Bari, Riccardo Barbera. Massimo riserbo sul contenuto dell’audizione. Le partite oggetto d’indagine sono Salernitana-Bari del 23 maggio 2009, finita 3-2 e Bari-Treviso dell’11 maggio 2008, finita 0-1, quando Conte era sulla panchina biancorossa.
La convocazione dell’allenatore rientra nella seconda parte di interrogatori disposti dalla Procura di Bari per accertare presunte partite truccate nel campionato di serie B 2008-2009, sulla base delle ultime dichiarazioni fatte prima alla Procura federale, poi agli inquirenti baresi, dagli ex giocatori del Bari, Andrea Masiello e Vittorio Micolucci.

Conte è stato tirato in ballo in un fax inviato da Micolucci al procuratore federale, Palazzi, in cui avrebbe riferito di altre partite truccate dei due campionati nei quali sulla panchina del Bari c’era Conte. Ma il riferimento a Conte, secondo il legale di Micolucci, l’avvocato Daniela Pigotti, sarebbe stato frainteso. «Quello a Conte è stato un puro riferimento cronologico – ha chiarito il legale a margine dell’interrogatorio di Micolucci, il 7 agosto scorso a Bari -. Micolucci all’epoca ha semplicemente fatto un riferimento temporale, dicendo che “nell’anno in cui allenava Conte mi risulta che…” come dire l’Inter di Mourinho o la Roma di Luis Enrique»

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