Economia
I lavoratori della Fnac manifestano a Milano per la tutela del loro lavoro
I dipendenti della Fnac Italia manifesteranno durante la Vogue Fashion’s Night Out, l’evento internazionale in programma a Milano il 6 settembre. I lavoratori della Fnac contestano la possibile chiusura annunciata per il prossimo anno di alcuni negozi legata alla crisi in Italia del colosso francese. A Milano un centinaio di dipendenti metterà in scena due blitz in stile flashmob, davanti alle vetrine di Bottega Veneta e Gucci due marchi che fanno capo a Ppr, l’holding del lusso francese, proprietaria anche della Fnac.
Nel gennaio 2012 il presidente e direttore generale di Fnac, Alexandre Bompard aveva dichiarato: in Italia le condizioni per lo sfruttamento in proprio non ci sono più. Si stanno studiando tutte le possibilità, una decisione sarà presa nell’esercizio corrente entro il 2012. Delle economie sono necessarie per garantire l’avvenire di Fnac. Di fronte a una situazione economica molto degradata nulla sarebbe più pericoloso per l’avvenire di non prendere dei provvedimenti quando devono essere presi”.
Il comunicato dei lavoratori della Fnac
Fnac è una catena francese di megastore di libri, musica, dvd e prodotti di tecnologia, presente in Italia con 8 negozi e un sito e-commerce, per un totale di circa 600 dipendenti. Fnac è una società del Gruppo PPR, che detiene tra gli altri i marchi Gucci e Bottega Veneta. Il Gruppo PPR è presieduto da François-Henri Pinault, che negli ultimi anni ha sempre più decisamente manifestato l’intenzione di spostare gli interessi del gruppo sui marchi del lusso.
Il 13 gennaio 2012 la sede centrale di Fnac annuncia con un comunicato stampa un’imponente ristrutturazione dell’azienda, delineando le iniziative di risparmio programmate per ciascun Paese in cui Fnac è presente. Al destino di Fnac Italia il comunicato dedica una sola riga: In Italia, dove non sussistono più le condizioni per un’attività in proprio, la Fnac vaglierà tutte le possibili opzioni e prenderà una decisione entro l’anno. Una sola riga, ma sufficiente a chiarire le intenzioni del Gruppo PPR: niente più investimenti sull’Italia.
Oggi, 6 settembre 2012, a otto mesi da quell’annuncio, i dipendenti di Fnac Italia non hanno ricevuto alcuna informazione sulla loro sorte e sulla sorte dell’azienda. Le reiterate richieste di chiarimenti e di informazioni da parte dei lavoratori non hanno sortito alcun effetto. Otto mesi sono passati nel silenzio, nell’incertezza e nell’attesa.Nel frattempo si avvicina la scadenza del 31 dicembre – data entro la quale sarà presa la decisione sul destino dei 600 lavoratori di Fnac Italia – e la prospettiva della chiusura si fa sempre più reale. Enormemente preoccupati per la situazione e stupiti dall’intollerabile silenzio dei vertici di Fnac e del Gruppo PPR, i dipendenti di Fnac Italia chiedono risposte chiare, esaustive e credibili sul loro futuro.
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