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Economia

Fiat: secondo Ernest Ferrari la situazione è molto difficile salvo arrivino aiuti governativi o Marchionne riesca ad accaparrarsi Opel

Redazione Quotidiano Piemontese

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In un dettagliato intervento sul suo blog  Ernest Ferrari guru mondiale del mercato automobolistico ipotizza che Fiat abbandonerà il progetto Fabbrica Italia, descritto come defunto ante nascita, salvo riesca a spillare aiuti governativi. Nel mercato automobilistico itailano si libereranno spazi nuovi per gli operatori stranieri. La situazione di Fiat potrebbe migliorare se riuscisse ad acquisire Opel, sempre più in difficoltà economica, che GM ha messo di nuovo sul mercato.

Fino a smentita ancora non pervenuta, il dottor Marchionne avrebbe, secondo notizie di stampa odierne, dichiarato o lasciato intendere che la nuova punto è rimandata al 2015. la cosa non ci sembra sorprendente, e vista con obbiettività, è da considerarsi logica,dal punto di vista degli interessi del gruppo Chrysler-Fiat, per le seguenti ragioni :

a) non conviene a nessun gruppo automobilistico produrre in Europa, salvo in Gran Bretagna,  se dispone di altre possibilità. anche se la produzione è destinata all’Europa.

b) i mercati esteri (Europa inclusa) sono generalmente più reditizi di quello italiano ; i mercati emergenti continuano ad essere molto più redditizi di quelli europei.

c) la  Fiat è strategicamente secondaria, in termini di redditività e di prospettive, rispetto a Chrysler.

aggiungiamo che l’accordo con Mazda produrrà un effetto del tutto marginale. ma testimonia dell’abbandono, da parte della Fiat, di ogni velleità di resuscitare il progetto (?) “Fabbrica Italia” , defunto ante nascita.

fatti salvi eventuali interventi esterni (Governo?) , è dunque probabile un ulteriore indebolimento del gruppo Fiat in italia come in Europa. il che significherebbe quanto segue:

a) un maggiore spazio di sviluppo, nel prossimo anno, per le marche concorrenti del gruppo Fiat, in particolare tedesche e asiatiche.

b) altre difficoltà in vista per le reti del gruppo Fiat, spesso sovradimensionate e in situazione economica/finanziaria critica o difficile. questa situazione sarà particolarmente delicata fino a quando il mercato non si riprenderà; in compenso, sull’insieme dell’anno settembre 2012-agosto 2013, i volumi (ma non le quote di mercato) di Fiat supereranno quelli dell’anno precedente poiché il mercato crescerà nella misura già indicata nel blog precedente. anche una marca Fiat con una quota del 15% realizzerebbe volumi superiori a quelli attuali.

2) l’enigma Opel.

si parla in modo ricorrente dell’ abbandono di Opel da parte di GM. il deficit cresce, e non si vede una via d’uscita nonostante lo spostamento di parte della produzione in uk, la prospettiva di chiusura della fabbrica di bochum, il siluramento dell’amministratore delegato.

Opel era nel mirino di Marchionne nel momento in cui acquisì Chrysler, e a nostro avviso tornerà ad interessare il gruppo Fiat-Chrysler se la marca/azienda tedesca sarà messa in vendita. in effetti, questa acquisizione permetterebbe al gruppoFiat-Chrysler :

a) di avvicinarsi ai 6 000 000 di vetture prodotte e vendute annualmente dal gruppo Fiat-Chrysler-Opel, obiettivo chiaramente dichiarato da Marchionne a suo tempo per realizzare le economie di scala necessarie per rimanere sul mercato mondiale.

b) di ridiventare un main player anche in Europa.

c) di presidiare i segmenti dal “c” in su, anche se a costo di una ulteriore riduzione della presenza fiat (marca).

a nostro parere, le migliori prospettive europee per Opel, nascerebbero da una acquisizione della marca tedesca da parte del gruppo Fiat. questo avverrebbe a scapito della marca Fiat, che si troverebbe rinchiusa nella ridotta “segmento a + segmento b”. ma come è avvenuto per le marche del gruppo Chrysler , non sarebbe la rete Opel a giovarsene, bensì, secondo ogni probabilità, la rete Fiat.

 

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