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Ilva: la situazione si complica, interviene il Governo

Redazione Quotidiano Piemontese

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Sempre più ingarbugliata la vicenda dell’ilva di Taranto che mette in dubbio il futuro dell’azienda anche nelle sedi di Novi e Genova. Protagonista della vicenda il Gip di Taranto Patrizia Todisco, che di andar in vacanza proprio non ne vuole sapere, anzi lavora come uno Stakanov dei nostri tempi. Riassumiamo i fatti: Il Giudice, dopo la decisione del tribunale del riesame, che aveva sostanzialmente confermato il sequestro degli stabilimenti ma consentendo all’azienda di continuare la produzione, ha emesso sabato 11 agosto  un’ordinanza interpretativa con la quale disponeva il blocco degli impianiti. Il 12 agosto un nuovo provvedimento del Gip ha sollevato per palese conflitto di interessi il presidente dell’Ilva Bruno Ferrante dalla funzione di custode, togliendo di fatto ogni controllo del gruppo nella gestione degli impianti sequestrati. Al posto di Ferrante è stato nominato il presidente dell’ordine dei commercialisti, Mario Tagarelli.

Adesso la palla è passata al governo – sceso in campo dopo il provvedimento del 12 agosto – che ha già annunciato l’intenzione di  impugnare i provvedimenti davanti alla Consulta.

Il Presidente del Consiglio – che sta coordinando l’azione del Governo -, ha chiesto ai ministri competenti di recarsi sul posto il 17 agosto per riferire sulla situazione. il Ministro della Giustizia Paola Severio chiederà l’acquisizione dei due provvedimenti con i quali il Gip ha imposto il blocco della produzione, e revocato la nomina di Ferrante a curatore dello stabilimento.

Dal fronte del Governo alza la voce anche il Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, che ha dichiarato che l’esecutivo sta seguendo con la massima attenzione la difficile situazione dell’Ilva, e che la chiusura dell’impianto sarebbe un danno irreparabile. Anche il Ministro Clini è intervenuto sulla questione: La nuova disposizione del gip di Taranto è in aperto contrasto con ciò che il Ministero dell’Ambiente ha avviato e non tiene conto del lavoro svolto e del ruolo del ministro.

Intanto uno studio del Centro per il Controllo delle Malattie indica un’incidenza dei tumori maggiore del 15% nell’area  circostante l’acciaieria di Taranto, con un picco del 30% in più per quelli al polmone. I dati saranno presentati al Ministero della Salute a metà settembre.

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