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Ambiente

I pascoli del cuneese in ginocchio per la siccità, i lupi e le speculazioni sugli alpeggi

Redazione Quotidiano Piemontese

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La Coldiretti  ha scritto una lettera all’assessore regionale all’Agricoltura Claudio Rossetto per denunciare lo stato di grave calamità naturale  che vivono i pascoli del Cuneese: ”Gli animali – spiegano il presidente provinciale Marcello Gatto ed il direttore Bruno Rivarossa,- non riescono ad alimentarsi e l’unica alternativa e’ l’acquisto e il trasporto negli alpeggi del foraggio, con costi pero’ insopportabili per le aziende. Sfrattati dalla mancanza di foraggio, mandrie e greggi si preparano a lasciare gli alpeggi del Piemonte con oltre un mese d’anticipo. E’ un altro degli effetti del caldo africano e della siccita”.

I vertici della Coldiretti chiedono alla Regione attraverso la lettera di mobilitarsi per la richiesta di calamità naturale dato che l’emergenza-siccità oramai diffusa in tutti i contesti dell’agricoltura  si somma ad altri problemi come  ‘la presenza dei lupi che richiede una sorveglianza continua e le speculazioni sull’assegnazione degli alpeggi che fanno lievitare gli affitti a carico dei margari.

Un altro segnale di forte sofferenza dal mondo agricolo piemontese arriva dalla provincia di Alessandria: il caldo torrido e la mancanza di acqua stanno compromettendo il raccolto di centinaia di ettari coltivati a mais, girasole, soia, bietola, pomodoro e uva.

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