Cronaca
Gianmario Rossignolo interrogato a Torino per i fondi della De Tomaso
L’imprenditore Gianmario Rossignolo, che aveva tentato il rilancio della De Tomaso, è stato interrogato dal procuratore aggiunto Vittorio Nessi nell’ambito dell’inchiesta che lo vede indagato per truffa ai danni dello Stato. Accompagnato dall’avvocato Pierfranco Bertolino, ha raccontato di avere speso, in totale buona fede, i fondi di circa sette milioni e mezzo di euro erogati all’azienda, per operazioni di preparazione ai corsi di riqualificazione per dipendenti a cui erano destinati. Rossignolo si trova agli arresti domiciliari dopo che i suoi avvocati hanno preferito rinunciare al ricorso davanti al Tribunale del riesame. La Procura di Torino sta indagando anche il figlio Gian Luca, il manager Claudio Degrate e il broker Christian Limonta. Secondo l’accusa, la DeTomaso ha ottenuto i fondi pubblici destinati ai corsi di riqualificazione destinati ai lavoratori, ma che poi erano stati usati per pagare i fornitori e per altri scopi. L’inchiesta è stata condotta dalla guardia di finanza.
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