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Rientrato in Italia Oriano Cantani il tecnico alessandrino rapito in Siria

Redazione Quotidiano Piemontese

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Sono rientrati in Italia all’aeroporto di Ciampino con un Falcon militare i due tecnici italiani rapiti in Siria, Oriano Cantani di 64 anni residente nell’alessandrino e Domenico Tedeschi, 36 anni di Roma. I due tecnici, impiegati nel cantiere per la costruzione della centrale termoelettrica di Deir Ali  erano scomparsi  mentre cercavano di raggiungere l’aeroporto per tornare a casa viste la situazione di tensione nel Paese. Prima della liberazione, nella zona in cui erano tenuti in ostaggio, c’è stata una violenta battaglia al termine della quale le forze lealiste hanno ripreso il controllo dell’area. Appena scesi dall’aereo i due sono stati accolti da Claudio Taffuri, capo dell’Unità di Crisi della Farnesina insieme alla moglie di Oriano Cantani, Anna Maria Micheli, insieme al figlio. Ii due tecnici saranno ascoltati alla Procura di Roma, dove è stato aperto un fascicolo per capire le dinamiche della vicenda. 

Il ministro degli Esteri Giulio Terzi racconta la sua felicità: “Esprimo profonda gratitudine per tutti gli apparati dello Stato che hanno lavorato a questo risultato, a cominciare dall’Unità di Crisi della Farnesina”.Il ministro ha rinnovato l’appello ai cittadini italiani, a più riprese diffuso dalla Farnesina nelle scorse settimane, ad evitare di recarsi in Siria. Oriano Cantani e Domenico Tedeschi, dipendenti di due ditte sub-appaltatrici di Ansaldo Energia, erano stati rapiti nella zona di Damasco, dove erano impegnati nella costruzione di una centrale termoelettrica.

Oriano Cantani, ha 64 anni di origine venete, è residente a Ponzone, ha sintetizzato il rapimento: “Stiamo bene, è stata abbastanza dura. Chi ci ha rapiti? Lo vorremmo sapere anche noi è difficile poterlo dire. Non sappiamo chi ci ha preso, qui la situazione è molto confusa e quelli che ci avevano in consegna erano tutti a volto coperto”. La famiglia di Cantani attraverso amici e conoscenti aveva chiesto la massima riservatezza sula vicenda.

Rimane il giallo sulla vera identità dei sequestratori: resta da verificare se questi fossero ribelli o lealisti del regime. n un breve servizio andato in onda ieri mattina, la tv siriana ha mostrato Cantani e Tedeschi seduti su un divano, stanchi, ma in buona salute. Secondo l’emittente, i tecnici sarebbero stati prelevati da un gruppo terroristico armato di 15 persone nei pressi del cantiere di Deir Ali – dove erano impiegati  e liberati dalle truppe regolari durante la controffensiva lanciata ai ribelli nei sobborghi della capitale.Citati dall’agenzia ufficiale Sana, i due hanno confermato di essere stati rapiti e vessati da un gruppo terroristico armato e di essere stati invece liberati dall’esercito arabo siriano governativo. Secondo fonti non ufficiali, tuttavia, i due avrebbero ammesso di “non sapere” se i rapitori appartenessero alle frange ribelli o a quelle lealiste.

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