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Il Consiglio regionale del Piemonte approva la legge per la promozione della lingua dei segni

Redazione Quotidiano Piemontese

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Il Consiglio regionale del Piemonte  ha approvato la legge per la promozione della lingua dei segni per le persone sorde con 31 voti a favore, 4 contrari e 8 non partecipanti al voto.  Relatori del testo erano stati: per la maggioranza il consigliere Mario Carossa della Lega e per l’opposizione la consigliera Gianna Pentenero per il Pd.  È stato il termine di un percorso lungo e complesso che ha occupato i consiglieri in aula e in commissione e le associazioni dei sordi fuori dal palazzo per alcune settimane, su un argomento, la sordità ed i diversi modi per affrontarla, che ha provocato prese di posizione a volte molto nette e distanti fra loro.  La nuova legge è intitolata “Disposizioni per la promozione del riconoscimento della lingua dei segni italiana e per la piena partecipazione delle persone sorde alla vita collettiva”, è costituita da quattro articoli ed è stata leggermente modificata in alcuni punti dagli emendamenti presentanti durante la discussione in Aula. All’articolo 4 stanzia 150 mila euro all’anno. La Giunta regionale, entro sei mesi dall’approvazione, dovrà varare il regolamento di attuazione della legge.  Prima della votazione finale è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno, presentato dalla presidente della Commissione Sanità, Carla Spagnuolo, che ha raccolto le firme di tutti i consiglieri regionali. Il documento – modificato in Aula dalla stessa proponente – si propone di abolire le liste di attesa per l’installazione degli impianti cocleari e fa riferimento alla rete audiologica che si occupa dei rimedi chirurgici e della rieducazione delle persone sorde. Il dispositivo finale così recita: “ Il Consiglio regionale impegna la Giunta regionale a voler attuare tutte le procedure operative e a voler disporre i necessari finanziamenti per raggiungere l’obiettivo delle abolizione delle liste di attesa per gli interventi di impianto cocleare, e ripartire, proporzionalmente alle necessità, gli stanziamenti previsti alla proposta di legge n. 86, al fine di consentire la totale integrazione scolastica e sociale ai portatori di impianti cocleari e protesi acustiche impiantabili”.

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