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Cronaca

Piste ciclabili: subito 400mila euro per aggiustamenti e modifiche ai “black point”

Davide Mazzocco

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Quattrocentomila euro: è questa, secondo quanto riportato da Diego Longhin di Repubblica, la cifra che dovrebbe essere impiegata nell’immediato futuro per sistemare il manto stradale delle piste e i dieci incroci più pericolosi di Torino. Un giro di vite, quello sostenuto dai presidenti di commissione Mimmo Carretta (Pd) e Marco Grimaldi (Sel), che fa seguito all’incidente mortale di Gianmatteo Gerlando per cui, venerdì scorso, ben 400 ciclisti urbani si sono mobilitati davanti al Municipio di Torino.

La sistemazione del manto stradale delle piste, delle buche e dei raccordi più pericolose sono i primi punti in agenda. Anche la Regione ha 4 milioni di euro da investire nella sicurezza stradale. Si tratta di denaro che tornerà a Roma se non ci saranno progetti concreti su cui lavorare. Il dibattito sulle piste ciclabili è molto delicato e la soluzione migliore è recepire i feed back che arrivano dai suoi fruitori quotidiani. Più che aggiungere nuove piste può essere utile effettuare la manutenzione e la pulizia di quelle già esistenti. Nell’hinterland torinese (verso Orbassano e Bruino, così come verso Collegno o verso Settimo Torinese e Brandizzo) ci sono piste ciclabili molto lunghe ma è facile trovarvi vetri rotti, pietrisco, ghiaia, erbacce che “conquistano” la sede stradale. E così non è raro vedere i ciclisti pedalare in mezzo al traffico automobilistico quando potrebbero farlo in una pista in sede propria. Una delle responsabilità dei comuni è quella di rendere accessibili le piste sempre, pulendole e valorizzandone l’utilizzo. Farle non basta.

Una delle soluzioni del bici plan previsto per settembre potrebbe essere proprio quella che Quotidiano Piemontese ha suggerito qualche giorno fa: creare piste ciclabili che procedano in senso contrario alla marcia delle automobili in modo da permettere ai pedalatori di avere di fronte gli automobilisti. Dal punto di vista delle infrastrutture Torino è la metropoli più ciclabile d’Italia ma occorrono manutenzione, aggiustamenti e cartellonistica per far pedalare in sicurezza il 5-6% di torinesi che sceglie di muoversi in bicicletta.

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