Ambiente
In centinaia davanti al Comune di Torino per ricordare Gianmatteo Gerlando e la sicurezza dei ciclisti
In centinaia si sono trovati davanti al Comune di Torino per manifestare con le loro candele e le loro fiammelle accese e ricordare Gianmatteo Gerlando, investito e ucciso da un pirata della strada mentre andava al lavoro in bicicletta. Centinaia e centinaia di biciclette hanno assediato il Comune per chiedere che quella che è stata la città dell’automobile diventi ora la città dei ciclisti, di quelli che usano la bicicletta per muoversi in maniera pulita ed ecologica nella città sempre più ingolfata di smog e autovetture.
Alla commemorazione hanno participato in 400 con le loro biciclette, i parenti di Gianmatteo silenziosi e sdegnati. Un gruppo di ciclisti è partito per una massa critica “pacata” e poi tornato per un ultimo saluto. É stato molto commovente.
Ieri pomeriggio i rappresentanti delle associazioni di ciclisti avevano incontrato l’assessore ai trasporti Claudio Lubatti. Si sono trovati con Lubatti Federico Vozza del circolo Molecola di Legambiente, Beppe Piras di Salvaiciclisti e Fabio Zanchetta di Bikepride, il Presidente della Commissione Domenico Carretta, un rappresentante della Polizia Municipale e funzionari dell’Assessorato all’Ambiente da cui dipende l’ufficio Biciclette della Città.. L’assessore ha voluto per informarli dello stato di avanzamento del lavoro sul Biciplan che arriverà in commissione trasporti nel mese di settembre. Nella sua introduzione l’Assessore ha illustrato il lavoro che si sta facendo sul tema della mobilità ciclabile, con interventi per migliorare la rete esistente con l’approfondimento del tema della sicurezza stradale e delle iniziative da realizzare, e con la predisposizione di un Biciplan aperto ai suggerimenti degli utilizzatori della bicicletta.
Da parte delle associazioni si è sottolineata l’importanza di un cambio di passo, chiedendo all’Amministrazione una scelta di campo più marcata in direzione della mobilità sostenibile e degli utenti più deboli ed a rischio, i ciclisti ed i pedoni: tra le iniziative proposte maggiori sanzioni e tolleranza zero verso le auto parcheggiate sulle piste ciclabili o in doppia fila che creano difficoltà e rischi ai ciclisti, una comunicazione più efficace sulle strategie della mobilità, la scelta di un modello di città che preveda maggiore sicurezza sulla strada e rispetto delle regole da parte di tutti e la predisposizione delle conseguenti campagne di informazione e comunicazione.
Hanno ribadito le loro richieste, a partire dalle modifiche sui dieci incroci percepiti come i più pericolosi, votati on-line in una «statistica informale», primo fra tutti l’attraversamento pedonale di piazza Statuto. Poi c’è un altro elenco, di 14 interventi a basso costo per migliorare la vita a due ruote, come nuove piste ciclabili di facile realizzazione in via Genova, sperimentazione di trasporto bici sui mezzi pubblici e sulla Metro, ma anche azioni che incidano sulla consapevolezza degli automobilisti, come pannelli informativi intelligenti con messaggi variabili e il ripristino di almeno una pattuglia di vigili urbani in bici. E poi hanno chiesto l’istituzione dell’Area C, come a Milano con ingresso a pagamento per chi viaggia in auto nella zona centrale i cui proventi potrebbero finanziare la sicurezza”.
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