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Cinque ricercatori dell’Università di Torino finanziano i loro progetti grazie a Telethon

Redazione Quotidiano Piemontese

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La commissione medico scientifica internazionale di Telethon ha assegnato i fondi 2012 per le malattie genetiche: cinque laboratori dell’Università degli Studi di Torino hanno meritato un finanziamento, per un totale di 950 mila euro. Alfredo Brusco, Emanuela Tolosano, Ferdinando Di Cunto, Filippo Tempia e Guido Tarone, sono i cinque ricercatori dell’Università di Torino che riceveranno per la loro ricerca 950 mila euro stanziati da Telethon. Complessivamente, i progetti di ricerca sulle malattie genetiche finanziati da Telethon sull’intero territorio nazionale sono stati 44, per un totale di 11 milioni e 167mila euro. Molti dei progetti finanziati saranno svolti in sinergia da più gruppi distribuiti sul territorio nazionale: in totale sono 66 i laboratori coinvolti

Alfredo Brusco, del dipartimento di Genetica, biologia e biochimica sarà a capo di un progetto, a cui prenderà parte anche Filippo Tempia dell’Istituto di neuroscienze Cavalieri-Ottolenghi, dedicatoalle atassie spinocerebellari, malattie genetiche neurodegenerative caratterizzate dalla perdita dicoordinazione dei movimenti.

Sempre presso il dipartimento di Genetica, biologia e biochimica, Ferdinando Di Cunto condurrà un progetto per studiare i meccanismi alla base delle microcefalie di origine genetica, caratterizzate da una forte riduzione del volume del cervello e associate a ritardo mentale, paralisi, epilessia perdita di coordinazione dei movimenti.

Riguarda invece una rara malattia del sangue, l’anemia falciforme, il progetto di Emanuela Tolosanodel Centro di biotecnologie molecolari. Chi ne soffre presenta dei globuli rossi a forma di falce, che tendono a rompersi e a rilasciare emoglobina nel sangue, che può diventare molto tossico per i vasi sanguigni e i tessuti. Obiettivo del progetto è mettere a punto una nuova terapia che eviti ilsovraccarico di eme promuovendone la perdita attraverso la bile, migliorando così la qualità di vita di questi pazienti.

Presso il dipartimento di Genetica, Guido Tarone condurrà uno studio sulle cardiomiopatie ereditarie, malattie genetiche che portano alla progressiva compromissione della funzionalità cardiaca. La terapia genica rappresenta una possibilità terapeutica interessante: tuttavia, queste patologie sono causate da molti difetti genetici differenti, il che rende questo approccio difficilmente realizzabile.

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