Economia
Il tribunale di Torino respinge il ricorso di 4 operai e avalla l’operato Fiat
Il giudice del Tribunale di Torino, Vincenzo Ciocchetti, ha respinto il ricorso di quattro ex operai dello stabilimento Fiat di Pomigliano d’Arco, iscritti allo Slai, che chiedevano la conferma dell’esistenza di un rapporto di lavoro dipendente e, quindi, la possibilità di rientrare in servizio. Secondo l’avvocato Diego Dirutigliano, del collegio della difesa di Fiat: “Pochi giorni dopo l’anomala decisione del Tribunale di Roma viene ora riconosciuto in modo netto a Fabbrica Italia il diritto di decidere se, quando e chi assumere. La decisione del tribunale rispetta i principi basilari fissati dalla Costituzione in materia di libertà delle imprese di svolgere l’attività economica in modo autonomo, efficiente e produttivo, senza interferenze esterne e senza obblighi di assumere dipendenti non necessari rispetto alle esigenze, solo perchè appartenenti ad una sigla sindacale”. Vittorio Granillo, del coordinamento nazionale del sindacato di base, annuncia ricorso alla sentenza non escludendo un appello anche alla Corte europea: “Siamo convinti delle motivazioni che ci hanno spinto a citare la Fiat  quindi non ci fermeremo e presenteremo appello, non appena saranno rese note le motivazioni della sentenza. La Corte europea ha sempre giudicato diversamente queste cause, e faremo ricorso anche ad essa per tutelare gli oltre duemila lavoratori che sono ancora fuori dalla newco”.
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