Economia
Per Passera il progetto della Tav Torino – Lione è confermato
Il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera ha negato che ci siano difficoltà sul progetto della Tav Torino Lione, aggiungendo di aver parlato con il ministro francese dei Trasporti: “Il progetto della Torino-Lione è totalmente confermato da parte nostra e in maniera piena da parte del governo francese. Non c’è in nessuna delle loro ipotesi una modifica a piani approvati. Eventuali dubbi dei francesi riguardano solo progetti non definiti. Invece la Torino-Lione è un progetto sancito dagli accordi internazionali, e quindi è confermato e va avanti come da programma”.
Secondo il commissario Ue ai Trasporti Siim Kallas: “La Commissione Ue ha un ruolo limitato in quanto la Tav è un progetto di Italia e Francia, da cui devono quindi venire i finanziamenti principali. La Torino-Lione è principalmente un progetto franco-italiano che è stato considerato un progetto prioritario della Ue, ma ora aspettiamo considerazioni concrete in merito alla sua realizzazione, dopo le perplessità emerse da Parigi. Bruxelles può quindi modificare le sue politiche in merito alla Tav, ma il suo futuro resta principalmente nelle mani di Italia e Francia. Il ruolo della Commissione nel progetto non può che essere molto modesto”. Kallas ha evidenziato la mancanza di fondi di cui soffre la Ue in questo momento di crisi in cui i Paesi dell’Unione non vogliono investire nel bilancio Ue: “Se gli Stati membri ci danno soldi, bene, altrimenti non possiamo considerare risorse che non abbiamo”.
Il deputato PD Stefano Esposito ha commentato le parole di Passera: Le dichiarazioni del Ministro Corrado Passera, che con nettezza ha confermato gli intendimenti francesi sulla realizzazione della Torino-Lione, sono il classico bicchiere di bicarbonato che si dà agli ubriachi per far passare una sbronza pesante e favorire la riconciliazione con la realtà. Infatti, assomiglia molto a una sbornia la gioia di coloro che nelle ultime 24 ore, causa un articolo de Le Figaro, hanno pensato a un affossamento della Tav, senza rendersi conto di essere in presenza di una notizia inconsistente, che avrebbe suggerito quanto meno un po’ di cautela.
Evidentemente viviamo in un Paese dove una minoranza di cittadini pratica il metodo Tafazzi e si rallegra quando gli interessi nazionali vengono pregiudicati e l’Italia riceve un danno economico. Per fortuna che vi sono dei fanatici che in questi anni si sono battuti per la realizzazione di un’infrastruttura strategica, e continueranno a farlo”.
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