Ambiente
Flavescanza dorata: “attacco” dei consorzi vitivinicoli alla malattia delle piante
Come sconfiggere, e soprattutto prevenire la flavescenza dorata? malattia che uccide le viti e rende problematica la vita dei viticoltori, alle prese con piante inutilizzabili e non produttive. A rispondere sono i consorzi vinicoli del Brachetto docg e della Barbera docg, che tramite un comunicato spiegano in che modo comportarsi per contrastare e arginare la malattia delle piante. Incriminato è lo lo Scaphoideus titanus, l’insetto vettore della flavescenza dorata che si diffonde sul territorio piemontese sempre di più.I due consorzi promotori dell’iniziativa hanno deciso di trattare e monitorare 52 comuni dell’area Moscato per esaminare, come test, la situazione delle viti e, in seguito applicare la stessa iniziativa anche ad altre zone vocate al vino. In pratica, bisogna giocare in difesa ma anche in attacco.
Da fine giugno sono state posizionate trappole cromo tattiche per la cattura e il censimento degli insetti adulti di Scaphoideus per valutare il momento migliore per posizionare il secondo intervento. I nuclei di controllo sono localizzati a Cossano Belbo e in nove comuni limitrofi, a Nizza Monferrato e in altri 11 comuni della zona, ad Acqui Terme e quattro altri comuni. Il progetto coinvolge le amministrazioni comunali locali, gli agricoltori, insomma la filiera intera. Anche l’università di Torino e l’istituto di vorologia vegetale del Cnr di Torino sono impegnati in tale lavoro.
Ora l’attacco è partito. Si attendono i primi risultati.
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