Cittadini
Primo trapianto di staminali per la cura della Sla, partecipa anche una neurologa di Novara
Ha preso il via la prima fase di sperimentazione della ricerca di un team tutto italiano che potrebbe segnare una svolta nella cura della Sla (Sclerosi Laterale Amiotrofica), malattia neurodegenerativa ancora incurabile. Questo nuovo approccio prevede l’uso delle cellule staminali con lo scopo di fermare le alterazioni e la morte  dei motoneuroni, fermando  o rallentando così il progredire della malattia.
Per la prima volta al mondo sono state trapiantate le cellule staminali, prelevate dal cervello di un feto morto per cause naturali, nel midollo spinale di un malato di Sla di soli 31 anni, il primo dei 18 malati  scelti per questa fase di sperimentazione. Questo test ha lo scopo di monitorare gli la sicurezza e effetti del trapianto, le possibili complicanze e la reale efficacia per questa patologia.
L’operazione è stata eseguita da un gruppo tutto italiano coordinato da Angelo Vescovi. La parte neurologica è affidata a Letizia Mazzini responsabile del Centro Sla dell’ospedale Maggiore della Carita’, a Novara. A promuovere la sperimentazione è stata l’associazione Neurothon Onlus contribuiscono al progetto il Centro SLA dell’Ospedale Maggiore della Carità di Novara e la Fondazione Cellule Staminali di Terni. Ulteriore sostegno è fornito dall’Associazione Pro Roberto onlus di Gavoi (Nuoro), dalla Fondazione Stefano Borgonovo (Milano) e dalla Fondazione Milan A.C.
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