Biella
Il ministro Corrado Passera sarebbe indagato per reati fiscali dalla procura di Biella
Il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera sarebbe indagato dalla procura di Biella per reati fiscali che sarebbero stati commessi quando era amministratore delegato di Banca Intesa prima e consigliere delegato di Intesa Sanpaolo dopo la maxi fusione. I presunti reati risalirebbero al 2006-2007. Le contestazioni riguarderebbero un’operazione di arbitraggio fiscale internazionale transitata attraverso Biverbanca, istituto biellese all’epoca controllato da banca Intesa e poi ceduto a Montepaschi. L’operazione consisteva nella transazione di pronti contro termine su titoli obbligazionari realizzata attraverso un veicolo di diritto britannico. Secondo l’Agenzia delle entrate sarebbe stata montata appositamente per ottenere dei benefici di carattere fiscale sui conti del gruppo bancario.
A scriverlo sono diversi quotidiani.All’entourage del ministro, non risulta niente di tutto questo anche se ci dove essere un accertamento di legalità , dicono dallo staff di Passera, sarebbe del tutto normale per chi ricopre incarichi di questo livello.
Ovviamente è scoppiata la polemica politica. Secondo Antonio Borghesi, capogruppo dell’Italia dei Valori alla Camera dei deputati: “Il ministro Passera venga in Parlamento. E chiarisca in modo convincente la sua posizione in modo tale che possa essere ragionevolmente esclusa una responsabilità diretta nella vicenda. In caso contrario le sue dimissioni sono inevitabili. Il nostro Paese non può avere un ministro indagato che riunisce su di sé incarichi tanto rilevanti come le Infrastrutture e lo Sviluppo Economico indagato. Chi ricopre quei ruoli delicatissimi deve essere esente dal sospetto di aver truffato il fisco per milioni di euro, sia pure nella qualità di amministratore di una grande banca”.
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