Ambiente
Per la candidatura Unesco, Alba vuole puntare tutto su Barolo e Barbaresco
Si parla ancora di Unesco e della candidatura del territorio di Langa, Roero e Monferrato. Sale l’attesa per conoscere il “verdetto” dei commissari che devono valutare e giudicare la candidatura italiana presentata dal Piemonte. Maurizio Marello, sindaco di Alba prende la parola e dice la sua. “Bisogna puntare tutto sui paesaggi del Barolo e del Barbaresco – sostiene Marello – L’unicità, tra i ceppi autoctoni presi in considerazione tra i vari paesaggi vitivinicoli può soltanto essere quella del Nebbiolo. Quindi, bisogna rivedere le “core zone” e poi lavorare sull’inserimento di luoghi storico-monumentali come i nostri castelli. Bisogna ricominciare daccapo, perché le valutazioni dell’Icomos (International Council on Monuments and Sites) incidono sulle fondamenta stesse della candidatura”.Dopo la pubblicazione della valutazione tecnica dell’Icomos, ong per la conservazione dei patrimoni storici, che rinvia il responso al prossimo anno e alla vigilia dellaAssemblea generale Unesco del 25 giugno a San Pietroburgo, il sindaco di Alba ha voluto incontrare Alberto Cirio, assessore al turismo della Regione Piemonte, Tomaso Zanoletti, senatore, Roberto Cerrato, presidente dell’”associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli di Langhe Roero e Monferrato”, Giuseppe Rossetto vicepresidente della Provincia di Cuneo, Silvio Stupino, sindaco di Mango e presidente dell’Unione di comuni “Sei in Langa” Flavio Borgna, vice presidente dell’Ente Turismo Alba Bra Langhe e Roero e presidente dell’Ente Fiera Nocciola, Pier Carlo Gallo, sindaco di Piobesi d’Alba, in rappresentanza della Comunità collinare del Roero.
“Se si tiene presente la relazione Icomos – afferma Marello – la candidatura non riguarda più la Regione e la Provincia ma solo alcune zone. Siamo stati tutti abbastanza concordi che è su questo che bisogna lavorare, perché continuare sulla strada seguita finora ci espone ad una sicura bocciatura. Non bisogna edulcorare le cose ma affrontarle per quello che sono. Abbiamo delle chance, ma dobbiamo seguire le indicazioni date. Quindi, ora ci sono due problemi: uno di natura tecnica, ovvero bisogna reimpostare il dossier di candidatura; l’altro di natura politica. Su questo ci siamo aggiornati e faremo anche una riunione con l’assessore regionale ai beni ambientali Ugo Cavallera”.
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