Cittadini
La ricerca di IdeexTorino boccia il gradimento di Fassino e Cota: i risultati dell’indagine
L’associazione IdeexTorino ha commissionato una ricerca, realizzata dalla società Kkienn Connecting per rilevare il gradimento degli elettori torinesi per l’amministrazione cittadina, regionale e nazionale. Nell’inverno 2010-2011 IdeexTorino ha condotto una ricerca presso l’opinione pubblica torinese per capire quali erano le loro aspettative verso la futura Amministrazione Comunale. Ad un anno dalle elezioni comunali IdeexTorino ha promosso una nuova indagine per capire come i cittadini valutano il primo anno di governo dell’Amministrazione Fassino. Le interviste sono state effettuate dai volontari di IdeexTorino, seguendo i metodi e le regole della ricerca di opinione.
Idee per torino
Il 55 per cento è convinto che l’operato della giunta Fassino sia sostanzialmente negativo. Si poteva esprimere un voto da 1 a 10; più della metà non si è spinta oltre il 5. Peggio è andata al presidente della Regione: l’operato di Cota lascia insoddisfatto il 65 per cento dei torinesi. Un po’ meglio il presidente del Consiglio Mario Monti, sgradito al 63 per cento del campione. «Emerge chiara la sfiducia verso le istituzioni che sembra prescindere da ogni valutazione di contenuto», spiega Castellani. «Tra tutti, quello che paga meno dazio è il sindaco di Torino. Amministrare è molto complicato. Serve tempo e pazienza perché si vedano i risultati. Ma in questo momento le persone di pazienza ne hanno poca».
I due politici hanno reagito ai dati presentati
Cota. «Non voglio commentare i sondaggi. Preferisco ragionare sul quadro d’insieme. Ed è evidente che in questo momento le persone mostrano una sorta di rigetto, le valutazioni diventano macigni, il distacco dalla politica è forte. Credo che l’unica risposta sia rimboccarsi le maniche e continuare a lavorare».
Fassino. «Detto che si tratta di un campione limitato e non credo che la maggioranza dei torinesi la pensi così, ho a cuore l’opinione anche di queste persone e voglio farmene carico. Certo è che in questo momento c’è un forte malessere, causato da una crisi acuta che sta flagellando tutta l’Europa, che si scarica su tutte le istituzioni, a cominciare da quelle più vicine ai cittadini. Noi siamo quelli che ci mettono la faccia. Siamo quelli che riscuotono l’Imu, anche se poi il 50 per cento dell’imposta va allo Stato».
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