Piemonte
Lite fra Provincia di Torino e Regione Piemonte per i tagli dei treni per i pendolari
“Sopprimendo da lunedì numerose linee ferroviarie in Piemonte tra cui la Torre Pellice/Pinerolo, la Regione Piemonte non ha usato il criterio del risparmio, butta via investimenti per centinaia di miglia di euro e privilegia solo la vicinanza politica delle amministrazioni locali sul territorio”. L’accusa alla Regione Piemonte arriva dal presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta, pendolare oggi pomeriggio insieme ai lavoratori che ogni giorno viaggiano in treno da Pinerolo a Bricherasio, Bibiana, Luserna San Giovanni, Torre Pellice e che da lunedì non avranno più a disposizione questo servizio, tagliato dal cosiddetto ‘piano efficientamento’ di piazza Castello.
Saitta, partito in treno da Torino Lingotto, ha raggiunto la stazione di Pinerolo dove alle 18.45 è salito su una delle ultime corse della linea che attraverso la Val Pellice porta a casa i pendolari; a loro e ai sindaci dei Comuni attraversati ha spiegato che “la linea soppressa da lunedì costa all’anno procapite un massimo di 12mila euro, mentre la Novara/Varallo che viene mantenuta è la più cara del Piemonte e costa all’anno un massimo procapite di 37mila euro. Mi chiedo se la scelta dipenda da criteri economici o politici”.
Saitta ha rilanciato la proposta del tram treno nel Pinerolese, che la Provincia di Torino sostiene da anni: “per il trasporto su strada e su rotaia sono stati fatti investimenti per centinaia di migliaia di euro dopo le alluvioni del 2000 in questa zona e oggi la Regione Piemonte con i suoi tagli annulla un impegno considerevole. Se il piano della Regione avesse una coerenza economica, si potrebbe ragionare sulla riduzione dei costi del servizio ferroviario: sulla Pinerolo/Torre Pellice si potrebbe sostituire il treno con il tram, ottenendo dalle Ferrovie l’uso dei binari”.
La risposta di Cota non si è fatta attendere: “Sono sempre stato più che tollerante in nome dell’interesse dei cittadini e della concordia istituzionale, ma negli ultimi tempi non ho trovato uguale correttezza da parte di chi sembra più interessato alla visibilità personale che ad altro. Da Presidente della Regione, e quindi da persona che ha serie responsabilità di governo, sono davvero dispiaciuto nel vedere che il Presidente della Provincia di Torino si sia lasciato andare al ‘pendolarismo’ della serietà e della responsabilità, inscenando manifestazioni su tratte ferroviarie che costano mediamente quasi 3 mila euro a passeggero, con punte di oltre 12 mila su alcune corse. Cosa dovremmo fare di diverso dal mettere bus al posto di treni su una tratta così evidentemente antieconomica? Se il governo che il suo partito sostiene taglia i trasferimenti alle Regioni, che cosa dovremmo fare se non agire da persone responsabili? Vorrei inoltre far notare e sottolineare che non stiamo lasciando a piedi nessuno, ma semplicemente sostituendo treni con bus. Il Presidente Saitta vuole forse suggerire alla Regione con la sua iniziativa odierna di essere irresponsabile, di non dire la verità, di far finta di niente e di continuare a fare assurdi debiti che alla fine sarebbero comunque i cittadini piemontesi a dover pagare?”.
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