Cronaca
Processo Minotauro contro la ‘ndrangheta, la Procura chiede 73 condanne
La Procura di Torino ha chiesto la condanna di 73 persone, la maggior parte per associazione di stampo mafioso, nel processo in corso per l’inchiesta Minotauro. L’operazione contro la criminalità organizzata ha avuto 170 indagati, ed ha smantellato le cosche della ‘ndrangheta in Piemonte smascherando i tentativi di condizionamento della vita politica piemontese da parte della malavita organizzata.
Le richieste riguardano le persone che hanno scelto il rito abbreviato. A leggere le richieste di condanna nell’aula bunker del carcere di Torino, è stato il procuratore aggiunto Sandro Ausiello, che coordina il pool di magistrati che indaga sulle infiltrazioni mafiose. Gli altri 75 indagati nell’ambito dell’inchiesta invece, andranno in giudizio, una ventina di persone hanno già patteggiato la pena. La richiesta di condanna più alta, 15 anni di reclusione, è stata formulata per Aldo Cosimo Crea.
Secondo Andrea Buquicchio, capogruppo IdV in Consiglio regionale: “Il processo Minotauro sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Piemonte procede velocemente, oggi sono già state chieste le prime condanne per gli imputati sottoposti a rito abbreviato. Tuttavia la Regione non ha ancora provveduto a creare le condizioni per la costituzione di parte civile, così come stabilito dall’ordine del giorno presentato dall’Italia dei Valori ed approvato all’unanimità dal Consiglio regionale. La Giunta deve intervenire immediatamente dando pieno mandato ai legali dell’ente. Le Istituzioni hanno il dovere di dare un segnale forte, dimostrando di stare dalla parte della legalità e dalla parte dei cittadini onesti”.
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